giovedì 30 luglio 2020

ECONOMIA  POVERA

Prima di tutto cerchiamo di capire cosa significa economia. L’economia nel suo essere è divisa in tre categorie. L’economia delle famiglie (cioè del popolo). L’economia del costruire  di tutta l’oggettistica, e l’economia della moneta, Analizziamole una per una. La più importante è l’economia della famiglia che ogni mese deve confrontare le entrate del salario col far bisogno delle spese famigliari.     Poi abbiamo l’economia imprenditoriale il quale trasforma la materia in oggetti tramite il lavoro dell’operaio. Infine c’è l’economia dello stato che con le tasse che riscuote dal popolo deve confrontarsi con il bilancio che ogni anno è diverso a causa a dei fenomeni atmosferici. La famiglia ha spese fisse giornaliere,  se nessuno lavora il problema è molto serio, perciò il lavoro è indispensabile,  il lavoro lo crea l’industriale il quale se non guadagna non apre uno stabilimento al solo scopo di dare il lavoro al popolo. Fare l’industriale non è cosa facile, occorre molta capacità di conoscenza e molta volontà, fare l’imprenditore significa perdere la libertà personale insieme alla libertà della vita, perciò se non si  realizza un guadagno certo nessuno apre una fabbrica, così facendo manca il lavoro. Infine abbiamo la economia del denaro, il qui valore è immaginario, viene realizzato con carta non comune ma pur sempre carta, senza il quale  non possiamo fare niente, il denaro è come il sangue di una persona sia per l’operaio come per l’imprenditore. Una cosa al quanto  curiosa, lo stato stampa il denaro, lo consegna alle banche che sono private a costo zero, a sua volta le banche lo rivendano a chi lo richiede ad un costo di mercato, anche lo stato che lo ha stampato se gli serve deve pagarlo, in pratica solo le banche gestiscano il suo movimento. Vi sembra normale questo modo di fare economia per lo stato? Con questo sistema creano una economia povera per lo stato non potendo disporre del denaro per il proprio bilancio, se deve fare spese impreviste dovrà aumentare le tasse, l’imprenditore avendo meno utile  non crea nuovo lavoro, a stento porta in produzione l’indispensabile, così l’operaio è quello che subisce il danno maggiore, se l’offerta di lavoro è inferiore alla richiesta non può vantare neppure dei suoi diritti essendoci concorrenza fra gli stessi operai. Questo sistema di economia non so chi l’abbia creata, certamente una persona che non capiva niente di  economia di stato. Quello che è più sorprendente che gli economisti politici  continuano tutt’oggi  a praticare questo metodo, come è possibile che non si arrivi ha capire che una nazione deve modernizzarsi tramite i lavori pubblici, le strade, le ferrovie, la sanità, l’assetto del territorio, le scuole gli asili, i trasporti in generale e tutto quello che fa parte delle necessità del popolo. Se lo stato si programma di costruire il suo fabbisogno non solo crea posti di lavoro ma c crea anche il benessere per il popolo stesso. Se il denaro ne potesse aere quante sono le sue necessità  per migliorare la vita del suo popolo senza andare ad acquistarlo dalle banche il problema economico sarebbe risolto. L’imprenditore pagherebbe meno tasse vedendo aumentare  il profitto crea nuovi posti di lavoro. L’operaio avrebbe il lavoro a sufficienza, aumentando la circolazione di denaro il popolo consuma più merce per i suoi  bisogni, questo mi pare  positivo. Se lo stato decide di dare al popolo quei servizi che una commissione stabilisce di realizzare  ogni anno senza sperperi di denaro ma con severità e competenza tutte le nazioni ne trarrebbero un vantaggio. Perchè questo non viene fatto  qual è il motivo per cui lo stato deve essere povero? Più lo stato è povero  e più gli appare difficile poterlo amministrare, gli economisti di ogni partito che vedano il problema ma nessuno è capace a risolverlo sia di destra o di sinistra, tutti si chiedano come è possibile che una nazione che possiede tanti professori di economia non ne abbia uno  capace di capire il problema? Quegli che sono in parlamento vantandosi di essere più capace dell’altro con idee diverse una volta che sono al governo il problema rimane irrisolto. Ma è normale, come è possibile amministrare una nazione senza i soldi come è possibile parlare di economia senza il denaro? Questi interrogativi sono  facile da capire basta convincersi che qualsiasi problema di qualsiasi sorte lo puoi risolvere  solo se hai la materia a disposizione, col pensiero e con le chiacchere non risolvi mai niente.  A questo punto nasce il caos politico, i soldi per fronteggiare le spese lo stato non gli possiede, ogni deputato esperto in economia vuole dire la sua opinione che sono tutte differenti fra loro. Lo sapete il perché? Per la semplice ragione che in economia politica non capiscano  niente. Si è proprio così NON CAPISCANO NIENTE, e lo sapete il motivo? Alcuni anni addietro il governo Italiano era in crisi economica e politica nessuno era  capace di trovare una soluzione, il presidente della repubblica che è la massima autorità dello stato ha la responsabilità di fare funzionare la macchina politica ed economica della nazione. Così si rivolse ai professori che nelle università insegnano economia prendendo uno dei professori più qualificati che l’Italia possiede, mettendolo primo ministro con i poteri assoluti senza che nessuno potesse contestare il suo operato chiedendo in  cambio l’ onorificenza di senatore a vita. Tutti apparivano soddisfatti della scelta fatta dal presidente della repubblica. Passarono pochi giorni dopo  avere esaminato la disponibilità di cassa si rese conto che non aveva i soldi per pagare le fatture in scadenza, così si rivolse ai creditori dicendo lo stato non paga nessuno perché non abbiamo i soldi, ma non solo non  dava nessuna garanzia ma non era neppure in grado di dire quando avrebbe pagato  quelle fatture già scadute  da molto tempo, In Italia nel mondo industriale si creò un grande problema, lo stato non era più affidabile nessuno voleva appartare  lavori tutti gli industriali si ribellarono, alcuni che avevano degli impegni di pagamento urgenti e importanti arrivarono a suicidarsi altri per fronte ai pagamenti vincolati ipotecarono gli immobili, cose mai  viste in un paese industrializzato.  Mi chiedo: era necessario prendere  un professore per dire io non pago? Era sufficiente un alunno delle elementari, un buon economista quando non può fare fronte ai pagamenti, la prima cosa da fare è di ridurre le spese, cosa fattibile in tutti i bilanci compreso quello dello stato e mantenere una diplomazia con i fornitori, indispensabile per chiedere nelle trattative dei prezzi al minimo possibile. Questi professori sono coloro che formano i nostri economisti nelle università italiane. Fatta questa parentesi mi sono chiesto: se l’economia è formata dal denaro, il denaro serve per vivere, lo stato non può essere povero altrimenti anche il popolo è povero, anche l’imprenditore è  povero, è come se il gatto si mordesse la coda così dice un vecchio proverbio. Quello che a appare curioso che il denaro lo stampa so stato, non in oro ma in carta, anche se molto particolare ma sempre carta è. Non solo pagherebbe  puntuale i fornitori, ma potrebbe tenere più basse le tasse e tutto sarebbe risolto. L’imprenditore con più guadagno  produrrebbe più merce, il lavoro aumenta  l’operaio con più lavoro disponibile ne trae più guadagno ed avrebbe servizi migliori dallo stato al prezzo minore, perché non  si verifica? Se lo chiedete alla Massaia che tutte  le mattine fa la spesa per la famiglia lei ve lo dice.

 


martedì 22 ottobre 2019

PONTI CADENTI

Siamo nel 2018 e ancora in Italia non abbiamo imparato a costruire  i ponti, non è un paradosso ma è la pura verità.  Se esaminiamo il problema dal lato pratico ci accorgiamo che  è normale che si verifichino certi avvenimenti, non può essere diversamente. Oggi i ponti gli progettano gli Architetti, coloro che fanno  molti lavori, forse anche troppi. Dall’arredamento, al progetto di una casa, a personalizzare un qualsiasi oggetto e   molto altro ancora. Un ponte è tutt’’altra cosa, per costruire un ponte specialmente se deve sopportare molto traffico è   assai diversa, fare un disegno e  dire: costruiscimi questo ponte così come è il disegno è roba da ragazzi. Il motivo è semplice, costruire un ponte per prima cosa dobbiamo studiare bene il terreno su cui devono appoggiare i plinti, di solito queste ricerche  spettano a l’Ingegnere oggi è tutto inserito nel programma  del P C . I programmi non hanno gli occhi per guardare. L’Ingegnere non va mai sostituito esso insieme agli operatori controlla i lavori nella sua praticità si possano  verificare degli errori mettendo tondini non idonei ha sostenere certi pesi, e certe vibrazioni l’Ingegnere che segue il lavoro nel cantiere   si rende conto subito se si è verificato un errore, ma non solo, durante le gettate di cemento controlla se il calcestruzzo è bene proporzionato, (lo si vede anche dal colore) per di più la  casamatta in legno dovrebbe essere almeno 5  centimetri più larga della gabbia dei ferri in modo che i ferri non assorbano l’umidità esterna  che fa causare la ruggine e il rigonfiamento dei tondini causando il distaccamento del cemento dal ferro così che il ferro  perde ogni  consistenza. Tutto questo lo fa solo l’Ingegnere, l’Architetto difficilmente va nel cantiere ha controllare l’esecuzione dei lavori. Altro problema importante consiste di essere presente durante il getto  di calcestruzzo di solito le imprese impiegano la manovalanza non dando l’importanza a tale lavoro,  cosa sbagliata, le vibrazioni sono molto importanti in quanto il calcestruzzo si compatta di più se viene eseguito una buona vibratura, l’Ingegnere vede se l’operatore è al’altezza per fare quel tipo di lavoro contemporaneamente controlla la densità del calcestruzzo, l’Architetto non è in grado di contrastare l’operaio  , come direttore dei lavori l’Ingegnere ha molte più argomentazioni di competenza che garantisce più stabilità a l’opera stessa. Perciò lasciamo che l’Architetto si dedichi a fare lavori che riguardano l’arte e non sottovalutiamo l’ Ingegnere che era e rimane ancora  colui che collega la teoria dalla pratica  e  ci garantisce la stabilità dei ponti e di qualsiasi lavoro fatto in cemento armato.
Un’altro  problema perché in Italia cadono i ponti sono le tangenti. Se una impresa paga la tangente al direttore dei lavori che dovrebbe controllare l’esecuzione dei lavori quotidianamente per l’impresa i problemi sono finiti, non solo non viene controllato il tipo di materiale impiegato  ma neppure le quantità, eliminati i controlli il progetto e il capitolato è cartastraccia, questo purtroppo è il problema più importante per avere la garanzia che i lavori siano eseguiti a regola d’arte come il capitolato prescrive. Si dice che i ponti hanno la necessità di fare una manutenzione, a mio giudizio non è così, se il calcestruzzo è  quello giusto e gettato in maniera corretta per quale motivo la struttura dei pilastri si deve sbriciolare? Non esiste motivo. Se andiamo ad controllare i ponti della autostrada del sole e su 100 ponti ne troviamo 10 che non hanno fatto nessun cedimento ma sono rimasti integri come quando furono costruiti significa che gli altri novanta sono stati fatti in maniera sbagliata, ed è li che l’impresa esecutrice deve pagare tutte le conseguenze del caso compreso la ricostruzione dei  medesimi. Le travi in cemento precompresso che viene fatto negli stabilimenti è assai diverso  dal calcestruzzo che viene impastato nel cantiere, quando si eseguano lavori per lo stato dovrebbero esaminare che il materiale sia di primo ordine, dalla sabbia al cemento, il quale è il responsabile principale della stabilità dell’oggetto in costruzione, il mercato purtroppo offre del cemento molto scadente, noi in Italia per fortuna abbiamo la Sardegna nella quale si può reperire un cemento tre volte superiore a quello nazionale, e forse al prezzo più conveniente, anche se il prezzo ha poco valore di fronte a quello che può causare il cedimento di una trave. Il calcestruzzo una volta fatto non è ammesso fare la manutenzione, a cosa serve? Se si sbriciolano le travi oppure i pilastri non c’è nessuna manutenzione da fare, va sostituito la parte che ha mostrato cedimento dopo aver bene esaminato quale è stata la causa che ha creato  questa anomalia.    
Adesso vi racconto quello che si è verificato ad un mio amico carissimo. Nel periodo della guerra a Firenze i tedeschi distrussero i ponti dell’Arno, così li appena finita la guerra dovettero ricostruire stesso modo di come erano in precedenza, questo mio amico era geometra al comune di Firenze e come tale gli fu affidato la direzione dei lavori  da parte del comune medesimo, in pratica per l’impresa sarebbe il controllore di parte avversa. Passano pochi giorni e dopo le conoscenze ed i rispettivi complimenti di rito una mattina il capo  cantiere si rivolge a questo  Geometra e gli offre un pacchetto dicendogli: l’impresa mi ha commissionato ad offrirle questo pacchetto, il Geometra lo apre e all’interno cera un libro, aperte le pagine nel mezzo ci stavano 1.000 lire, per ogni pagina, il Geometra richiude il libro dicendo al capo cantiere: lo riconsegni a colui che gliela  dato a me non serve, statene certi che quel ponte non solo fa il suo dovere tutt’oggi ma sono sicuro che non ha avuto nessuna necessità di restauro.
Questa è la causa principale se cadano i ponti in Italia, le imprese che partecipano alle gare d’appalto per costruire opere allo stato dovrebbero essere catalogate come aziende di tutto rispetto dando la massima garanzia  sia morale come pure la certezza nella professionalità, dobbiamo mettere fine a tutte queste ruberie che viene fatto allo stato, come se esso fosse un albero di ciliegie ove tutti brucano senza che nessuno prenda provvedimenti, non è vero quando si dice lo stato non ha padrone, i padroni siamo tutti noi, ogni italiano è proprietario di una piccola particella, perciò non ci resta che sperare che i governi che verranno nel futuro non si comportino come i precedenti finché  delle sciagure come quella di Genova non si verifichino più.

LA VERGOGNA DEGLI UMANI

Siamo alla fine dell'anno 2017 fra  pochi giorni entriamo nel 2018 nel
mare mediterraneo gli squali si nutrono di persone colpevoli di
essere nati in paesi dove la persona non vale molto.  Il loro destino  è
segnato fino dal primo giorno di vita. per questa ragione si
avventurano attraversando il mare con barche fatiscenti guidate da
esseri senza scrupoli che lucrano sulla loro vita fra cui donne e
bambini, i quali sanno di rischiare la vita  pur di  giungere in Europa  
sperando in un futuro  migliore di quello che vivono nei loro paesi,
Alcuni ci riescono altri vengano inghiottiti dal mare e divorati dagli
squali. Questa è storia dei nostri tempi, dove da pochi giorni abbiamo
terminato di scrivere le tragedie dell'ultima guerra mondiale costata
milioni di morti innocenti. Adesso si sta ripetendo una tragedia la cui
finalità non la conosce nessuno, assistendo passivi senza dare troppa
importanza agli avvenimenti, e coloro che si sono impegnati di
aiutarli hanno subito critiche da ogni parte. Questo sarebbe il mondo
dei pensatori, dei saggi. di coloro che sanno risolvere tutti i problemi
del mondo, sappiamo guidare un'astronave nello spazio, e sappiamo
pure sostituire un cuore malato con uno nuovo. Noi viviamo in paesi
dove la maggioranza ha tutto ciò che gli serve per i suoi bisogni, dove
si festeggiano feste religiose più per fare pranzi di gala anziché
gratificare la fede, i cui popoli godano di amministrazioni bene
organizzate formate da persone sagge e intelligente che dicano di
saper fare tutto ma non sono capaci di evitare queste tragedie pur
avendo ogni mezzo a loro disposizione. Esiste pure una
organizzazione internazionale (le nazioni unite) in cui è concentrato il
potere del mondo, a capo del quale ci sono i tre più grandi paesi che si
dovrebbero impegnare a risolvere il problema della fame nel mondo,
perché è  questo il problema, certi popoli muoiano di fame, la storia ci
ha insegnato che non siamo capaci ha sfamare gli affamati ma siamo
capaci a fare le guerre. Vergogna, Vergogna, Vergogna. Noi ci siamo
classificati popoli emancipati e civili, ma siamo certi di sapere cosa sia
la civiltà? L'emancipazione in cosa consiste? Nell'indossare un abito
firmato?  se ciò si chiama civiltà il buon senso non esiste e la
coscienza pure, il nostro essere è soltanto una scatola vuota priva di 
ogni valore.

I DANNI DELLA COSTITUZIONE

Cosa è secondo il linguaggio politico la costituzione, essa è formata da un insieme di leggi che servano per portare ordine ad un popolo e agevolare la loro convivenza nella giustizia, le normative stabiliscano la stabilità di certi principi politico economico in cui con le nuove leggi non possano modificare. In pratica non è così, la Costituzione è un ente istituzionale che impedisce al popolo di fare tramite i parlamentari nuove leggi più moderne, in conformità ai bisogni del momento. Se la costituzione è stata fatta molti anni addietro ammettiamo cinquanta, oppure ottanta anni come è possibile che i problemi del popolo siano gli stessi, all’epoca di mio nonno il popolo non aveva certamente  i problemi che ho io oggi, perciò le leggi vanno fatte in conformità al periodo storico del momento  ed ai problemi  che esso tiene, questo sbandieramento della carta costituzionale che i politici in ogni circostanza ne fanno uso dichiarando che la costituzione è a difesa dei diritti dei cittadini  della libertà e della democrazia altro non è che una falsa dottrina per impedire al popolo che il parlamento faccia leggi a suo favore impedendogli una vita migliore. La politica  così com’è  è la vergogna della società ed i politici predicatori di menzogne basate sulla mediocrità culturale i quali sono, non avendo nessuno di loro requisiti ne per governare il popolo e neppure per formare le nuove generazioni  del futuro, mentre il popolo si dispera a vivere fra la sopraffazione dei delinquenti e l’arroganza dei prepotenti che un cittadino comune non ha possibilità a sua difesa.

E SE DIO CI FOSSE DAVVERO


VERGOGNA! VERGOGNA! Se Dio ci fosse da vero cosa gli direbbero tutti i ben pensanti, coloro che son o pieni di laure e che hanno il compito di istruire le nuove generazioni insegnando loro la giustizia, la libertà, il diritto dei cittadini a vivere da uomini liberi, i sapienti della cultura, compreso i prelati di tutte le  religioni, cosa direbbero a Dio? Io non cero! E se ci fosse stato stavo dormendo, direbbero questo a Dio, quando chiederà loro perché non avete dato ospitalità ai vostri fratelli che avete  

fatto morire inghiottiti dal mare, non potete accusare il mare se sono morti affogati, il mare da milioni di anni fa sempre le stesse cose un po è pacifico e un po si agita rendendo difficile la navigazione, questo lo sanno tutti, eppure alcuni umani non ci credano e si imbarcano in una avventura molto rischiosa che molto spesso le loro imbarcazioni si capovolgano mettendo fine al viaggio della speranza, quella speranza che tutti cerchiamo per rendere la nostra esistenza sempre migliore nessuno si muove per soccorrere quei poveri disperati, non hanno conti di dollari in  banca   e neppure polizze di assicurazione da riscattare, sono fatti come noi stessa materia, stesse forme, hanno solo la pelle scura che gli distingue rendendogli diversi, vi sembra questa una ragione per fare morire centinaia di esseri umani? Eppure è proprio così costoro muoiano inghiottiti dal mare a causa della loro diversità, se fossero bianchi i politici prrenderebbero provvnoedimenti. Il problema oltre al colore della pelle sono le loro  capacità creative in quanto nessuno ha insegnato loro quello che viene insegnato ad un cittadino di un paese emancipato. Perché  i politici non si impegnano  a fare progredire codet popolazioni finché mettano fine a questa VERGOGNA  dell’umanità. Forse i politici non sono stimolati a sufficienza dai rispettivi popoli . I plerati di ogni religionne dove sono? Non è compito suo quello di difendere gli indifesi, E se Dio ci fosse cosa gli diranno? E i politici che amministrano il destino di milioni i perone cosa      

venerdì 21 settembre 2018

VERSETTI


UN CONSIGLIO DI GRAZIANO

Saran strofe o melodie,
monologhi o poesie,
serbale nel tuo pensiero
saggio o incolto sia
ti faran sempre compagnia.     


      LA LETTURA

Non leggere per passatempo,,
ma perché  il tempo passa.
Leggere non è un obbligo,
e neppure un dovere
solo un diritto se ti fa piacere.
La cultura non sempre
vien dalla letteratura,
certo se tu semini il grano
non può nascere avena.
Se un consiglio ti posso dare
Fai ciò che dice il tuo pensiero
Solo lui è il tuo amico vero.


UNA PREMESSA DI GRAZIANO

Nessuna pretesa tengo
d’appartenere al mondo  dei poeti,
che Dio mi salvi da simili intenzioni.
Per passione e amore scrivo,
non so se saran di vostro gradimento
a me non sta dirlo.
Ne ambizione ne virtù tengo,
solo conoscenza della vita porto.
Se un giudizio su di me voi fate
non pensate ch’io sia colto,
a stento scrivo e non sempre corretto
giudicate pur se voi volete
non tengo in me pretese
ne so se ciò che scrivo son cose serie                             
di certo a mio dir son vere.

A TUTTE LE DONNE DELLA SARDEGNA


A TUTTE LE DONNE DELLA SARDEGNA

Donna di Sardegna graziosa e bella
mostra le bellezze tue che ne sei ben degna
sono passati i tempi che vestivi l’abito  nero
per coprirti il corpo da capo  ai piedi.
Al camino amoreggiavi sempre sorvegliata
come tu fossi una carcerata
tristi ricordi di storia passata
diverso è il mondo in cui viviamo.
fai che le bellezze tue ognun le veda
tante ne donò a te il creato,
che si sventagli pur la tua sottana
dal tiepido vento di maestrale,
al tuo passar tutti ne trovin meraviglia
per questo ta  fatta bella la Sardegna
per rappresentarla come una sorella,
dai grazia al tuo nobile pensiero
dona amor a chi di te né degno
per onorare le tue virtù di donna,
rappresentar dovrai al mondo intero
la terra della tua nobile Sardegna.