Cosa è la libertà
La libertà è la cosa più bella e
desiderata di ognuno di noi che rende la vita dell’uomo libera in tutto se
stesso, sia nel pensiero che nel suo essere nella vita materiale, ed è proprio
per questa ragione forse che l’uomo non sempre gode di un tale privilegio.
Proviamo ad esaminare perché
questo accade e come si può verificare che un bene così importante e d’immenso
valore per ogni uomo esso ne sia privato, se non del tutto certamente in parte
senza un diritto né una ragione precisa, cerchiamo di trovare una
giustificazione se ne siamo capaci. Esaminando più attentamente la realtà della
vita forse riusciamo a vedere con più chiarezza come, quando e in che modo
l’uomo ne è privato.
Iniziamo a dividere la libertà in
tre settori: primo abbiamo la libertà del
pensiero il quale appartiene ad ogni singola persona essendo dentro al
proprio io nel più personale e riservato possibile; secondo la libertà del parlare cioè della parola
che essendo legata al pensiero stesso una persona possa esprimersi liberamente
a dire ciò che pensa trasformando il pensiero in parole affinché il suo sapere
sia a conoscenza di altre persone per poterne apprezzare il valore sia nel lato
positivo sia in quello negativo; terzo abbiamo la libertà di vivere esprimendo con i fatti tutte le nostre
capacità creative e costruttive le quali sono anch’esse legate al pensiero
stesso, in pratica servono a dimostrare alla collettività chi siamo e cosa
siamo capaci di fare perché la nostra persona sia valutata per quello che è
veramente senza la possibilità di falsificare i nostri valori reali creativi e
materiali.
Iniziamo ad analizzare la libertà di pensiero.
Il pensiero come ho detto
precedentemente è un grande valore individuale, il più importante, il più
sincero e il più segreto di ogni persona senza distinzioni, col pensiero si può
pensare bene o male sia di una persona come pure di un’azione, col pensiero
possiamo riconoscere bello ciò che per altri è brutto e viceversa, col pensiero
possiamo immaginare incredibili al limite della fantascienza, se messo in
pratica si possono realizzare dei progetti che appaiono impossibili, superare
delle difficoltà incredibili, lo possiamo modificare in qualsiasi momento e per
qualsiasi ragione senza che altri possano interferire né ci diano costrizioni a
farlo essendo puramente di nostra assoluta proprietà, il quale lo possiamo
condividere con altri solo per la nostra volontà, come pure commettere degli
errori infantili incomprensibili, il pensiero dà tutto questo e quant’ altro senza
che nessuno e sottolineo nessuno potrà mai conoscerlo, giudicarlo e impedire
che questo sia cancellato dalla nostra mente, a meno che non siamo noi a
volerlo ed a comunicarlo ad altri, solo in quel momento non essendo più un
segreto ci sottoponiamo al giudizio del prossimo, a quel punto non solo ne
perdiamo la proprietà ma dovremo sottostare a tutte le conseguenze che questo
può comportare anche se noi non siamo dello stesso parere, dobbiamo accettare
la bella o la cattiva sorte, a meno che con i fatti non si riesca a dimostrare
le nostre idee in realtà trasformandole come noi pensavamo che ciò sia
possibile. In definitiva il pensiero è l’unica libertà individuale che ogni
persona possiede e che nessuno se ne potrà mai impossessare se noi non siamo
disposti a concedere un tale privilegio.
Adesso esaminiamo la seconda libertà, la parola, la quale è dedicata
al prossimo, che la può giudicare positiva come pure negativa, con la parola si
fanno dibattiti, conferenze, slogan di protesta, di pacificazione, si possono
offendere delle persone provocando dolore e rancori, gelosie ed invidie, con la
parola riusciamo a fare quasi tutto specie se non è seguita dai fatti, la
parola essendo di per sé una teoria può essere vera e non vera, giusta o
ingiusta, credibile o non credibile. La parola è come un fiume, può scorrere
libera come si può ristagnare, può dissetare come causare danni, può creare
energia come soffocare la natura, può fare germogliare la vita come ucciderla,
tutto questo può fare l’acqua di un fiume, così può fare la parola, ed è per
questa ragione che non è mai libera anche se ciò non sempre viene ammesso,
questa è la realtà.
La parola è molto importante per
la ragione che colui che l’ascolta può recepirla e farla propria, cioè essere
influenzato dal parere di altre persone le quali possono essere giuste o
ingiuste secondo le circostanze e i punti di vista di ognuno di noi, la parola
può creare giustizia e amore ma allo stesso tempo può creare ribellione,
disobbedienza, odio oppure può creare la fede e l’ubbidienza, ciò dipende molto
da colui che la pronuncia e di come si sa esprimere parlando al pubblico il
quale molto spesso non sempre dà valore alle parole ma al modo in cui esse
vengono pronunciate e da colui che la pronuncia se una persona è credibile oppure
no, sebbene tutti sappiamo che gli uomini hanno pareri diversi fra loro, è
impossibile che le idee di una persona, chiunque essa sia, siano recepite da
tutti allo stesso modo ed abbiano lo stesso effetto. Detto questo dobbiamo
prendere atto che la parola è molto importante per tutti noi, che piaccia o non
piaccia la parola è quella che condiziona la nostra vita reale nel bene e nel
male senza che noi ce ne rendiamo conto, questo è sempre accaduto negli anni
passati, come pure accade oggi stesso e come accadrà domani in quanto la mente
umana è influenzabile e suscettibile a cambiare il suo modo di credere e di
pensare. Essendo di tale importanza la parola viene censurata impedendo
all’uomo di parlare liberamente e di esprimere le sue idee come lui desidera in
modo libero e autonomo senza sottomissioni, né imposizioni come pure per la
diversità di religioni, ogni popolo avendo la sua fede e le sue credenze le
quali le difende nel modo più opportuno anche ad altri o ai propri cittadini di
parlare e di argomentare con tutto quello che non appartiene alla maggioranza
del popolo per mantenersi al potere, per questa ragione assecondano i desideri
dei loro simpatizzanti in quanto i governanti essendo tutti ambiziosi a tenere
il potere del popolo devono avere il consenso popolare per mantenere il dominio
sul popolo stesso, per questa ragione assecondano i desideri del popolo finché
loro si mantengono fedeli mantenendo le tradizioni antiche del mondo passato e
non più compatibile con la realtà del momento finché i popoli rimangano
ancorati al passato impedendo loro di rinnovarsi e trasformare la loro vita e
la loro realtà migliorando la propria esistenza, in tal caso potrebbe essere a
rischio il proprio potere il quale chi lo detiene lo difende con ogni mezzo che
lui ha a disposizione per gestirlo come a lui conviene più a lungo possibile.
Nei paesi così detti liberi ma che liberi non lo sono mai, esistono varie forme
per comunicare col popolo, sia per mezzo della carta stampata sia con la
televisione, gli addetti a tali servizi godono dei privilegi quasi illimitati
per parlare o per poter scrivere sui giornali quello a loro o a chi per loro
gli è più utile e più conveniente beneficiando di una libertà che un cittadino
comune non potrebbe mai avere, falsando così la libertà di un popolo con
l’inganno senza che nessuno possa fare niente per criticare tali comportamenti,
seguitando a propagandare la libertà aggiungendo alla parola libertà la parola
democrazia, le cui origini sono molto antiche e promossa da persone con dei
meriti i quali non hanno niente da condividere con quelli del nostro tempo,
tutto questo sempre per il bene del popolo stesso che in pratica tradotto in
realtà le loro parole servono per lo più a mantenere il proprio benessere sia
per loro sia per i propri amici e per gli amici degli amici, la riprova di
tutto questo è basata dai fatti e non da idee personali, dal fatto che costoro
non sono quasi mai perseguibili dalla legge, se pure il suo dire sia sbagliato
come spesso accade ed abbiamo creato grossi danni sia materiali sia morali a
coloro che per sua disgrazia capitano nel cerchio della loro antipatia, a dire
il vero costoro si difendono a vicenda per il semplice motivo che prima o poi
sono costretti ad aiutarsi l’uno con l’altro ampliando la loro difesa in caso
di necessità nel nome della democrazia e della libertà, nascondendo la vera
libertà di parola che non è quella di tacere, bensì di dire sempre la verità
specie quando ci riferiamo ad altre persone nel modo e nella forma più chiara
possibile finché sia tutelato il diritto e la dignità di altrui e quando questi
signori sbagliano abbiano perlomeno la dignità di ammetterlo anziché rovinare
le persone e le loro famiglie come spesso accade. La libertà di parola in
pratica esiste ma non per coloro che sono destinati a recepire quello che altri
gli comunicano e cioè il popolo, senza il quale costoro non esisterebbero,
tant’è vero che se le loro parole ed i loro scritti non sono apprezzati e
pagati a sufficienza dal popolo si fanno finanziare dallo stato, e cioè con i
soldi dei cittadini medesimi, apparirà strano tutto questo ma purtroppo è così
che nei paesi detti liberi e democratici accade anche questo, in tutte le parti
del mondo indipendentemente dall’idea politica e dall’appartenenza sia di fede
che di ideologia o civiltà, nel nome dell’informazione e della libera
conoscenza si cerca di guidare la mente dell’uomo a proprio uso e beneficio
infischiandosene della vera libertà che ogni uomo ed ogni popolo dovrebbe avere
il diritto di godere senza distinzione e poter rimanere tutti padroni di noi
stessi nella propria autonomia, la conoscenza non può convivere con la falsità
dei fatti, ma è nella realtà della vita quotidiana che i popoli ogni giorno
devono trovare il riscontro aiutandoli a superare le loro difficoltà, i loro
problemi che purtroppo sono molti e non sempre per sua colpa se ciò si
verifica, questa dovrebbe essere la vera informazione utile che tutti i popoli
hanno bisogno e vorrebbero fosse fatta loro, senza inganno e senza falsità,
solo così si rispetta un popolo libero in un paese democratico come è giusto
che sia al si sopra di ogni ideologia politica e di ogni interesse corporativo.
In un paese con la democrazia
avanzata, questa forse è la parola giusta da noi la democrazia non è completa,
ma solo avanzata rispetto ad altri paesi, ebbene qui nessun uomo pubblico può
criticare la giustizia e lo sapete il perché; la prima ragione è perché ha
paura di criticare i giudici e i magistrati, teme che un giorno o l’altro cada
nelle loro mani e per lui è finita la sua attività e la sua stimata
personalità, voi lo sapete come me che in Italia sono centinaia le persone
offese dalla legge e materialmente distrutte, alcuni di loro sono stati
risarciti col denaro del popolo ed altri hanno pagato per tutta la vita; la
seconda ragione è che le persone pubbliche per una ragione o l’altra si servono
della giustizia per cui loro non la
possono criticare altrimenti rischiano che il popolo perda la fiducia nella
giustizia stessa e poiché la giustizia è sorretta da leggi fatta dagli eletti
se viene riconosciuto che questa è ingiusta lo sono anche le leggi che loro
hanno fatto, a quel punto si rischia che il popolo declassi tutto il sistema e
se dovesse accadere ciò ne rischierebbe l’intera democrazia dicono loro, così
quando non possono tirarsi indietro e sono costretti a criticarla ordinano le
inchieste delle quali non si conosce quasi mai l’esito in modo che il popolo
rimanga confuso e non possa mai capire i fatti con chiarezza, così loro i
personaggi pubblici compresi giornalisti, politici, avvocati, amministratori,
tutti coloro che per una ragione o l’altra vivono grazie alla loro immagine
pubblica, questo sistema a mio avviso tiene in vita la giustizia e la libertà
in un paese libero e democratico.
Il terzo settore è la libertà di vivere nella vita reale di
tutti i giorni. In tutti i paesi del mondo esistono delle leggi che regolano la
vita dei popoli senza le quali sarebbe impossibile ogni convivenza, tali leggi
dovrebbero essere condivise dalla maggioranza del popolo stesso per essere
applicate con rigore senza nessuna discriminazione ne tolleranza di nessun
genere, questo purtroppo non accade in nessun paese del mondo, i popoli come
dicevo prima delegano ai candidati il compito di fare le leggi per il popolo, i
cui candidati si presentano di propria volontà e di propria libera scelta per
essere delegati a governare, a me pare un sistema un po’ vizioso per ritenerlo
giusto e democratico, una volta che il popolo ha delegato una persona a
governare costui fa le leggi a suo piacere e a suo giudizio, il popolo essendo
l’artefice della libertà e della democrazia è costretto a rispettarle senza
poter obbiettare, se protesta perché gli appaiono leggi ingiuste rischia
l’arresto e in alcuni stati anche di peggio, queste sono le regole anche se un
po’ approssimative, la sostanza è questa: i popoli delegano delle persone a
governare, il delegato una volta eletto fa le leggi e nel nome della libertà e
della democrazia invita il popolo a rispettarle altrimenti incorre nelle sanzioni
che la stessa legge stabilisce.
Queste procedure si verificano
nei paesi liberi, e cioè in quei paesi dove la libertà è più avanzata, poi
esistono dei paesi in cui il popolo non dispone di nessuna possibilità di poter
delegare colui dal quale vorrebbe essere governato, in questi paesi la libertà
è molto limitata e complessa, ma preferisco non parlarne altrimenti il discorso
si allargherebbe troppo portandoci fuori tema di come l’uomo percepisce la
libertà e le leggi che la regolano.
Torniamo all’argomento
precedente, che ben vengano le sanzioni per coloro che non rispettano le leggi,
è normale che sia così altrimenti ogni legge perderebbe il suo significato.
Ma chi sono coloro che devono
giudicare chi ha infranto la legge? Costoro sono uomini al di sopra delle parti
che agiscono nel nome della giustizia senza nessuna discriminazione, i quali
sono eletti giudici e magistrati da loro stessi, cioè dai loro consigli interni
di appartenenza, pertanto se uno di loro sbaglia per disattenzione o per
volontà sua, con lo scopo di agevolare un conoscente o percepire una ricompensa
in denaro o quant’ altro, costui non verrà mai sanzionato in quanto suoi
giudici sono coloro che lo hanno delegato a tale compito, per giunta fra di
loro si aiutano a vicenda in quanto un giorno o l’altro questo può capitare ad
ognuno di loro, se poi ci includiamo anche gli avvocati i quali difendono gli
inadempienti della legge la cosa si complica ancora di più, a tal punto che si
intrecciano gli interessi e le amicizie fra il giudice e colui che difende il
giudicato creando una situazione di avvicendamento fra di loro mercanteggiando
le pene e la stessa giustizia, a questo punto la legge è confusa, ci sono
giudici che la interpellano in un modo e giudici che la interpellano in un
altro, cosicché anche se essa fosse stata fatta con la massima equità di
giustizia avrebbe poco valore in quanto al lato pratico quello che vale è come
viene interpellata dal giudice che la deve applicare; vi faccio un esempio che
può apparire anche banale ma che ritengo molto esplicativo dal lato
politico-giuridico: alcuni anni fa un noto uomo politico essendo a capo del
governo italiano, e ne era pieno di tale incarico, mentre il suo avversario
politico fu inquisito per reati di vario genere e con accuse anche pesanti, in
una conferenza stampa un giornalista gli fece una domanda: “Sig. presidente
cosa ci può dire del suo avversario politico che come lei sa è stato inquisito
per vari reati?” la risposta del presidente del consiglio con aria ironica fu
semplice e chiara: “gli auguro di trovare dei buoni avvocati!”. A mio giudizio
una risposta peggiore no l’avrebbe potuta dare un presidente del consiglio in
carica in un paese libero e democratico, le ipotesi sono due se i reati
contestati sono credibili la legge non è uguale per tutti, basta possedere dei
soldi, pagarsi dei buoni avvocati e tutto si può capovolgere, oppure se i reati
non sono credibili e se non possiedi dei buoni avvocati sei destinato ad essere
condannato senza la possibilità di ricevere giustizia. Ma quello che più mi ha
stupito è il fatto che quella frase non fu commentata da nessuno come invece
avrebbe dovuto essere, questo sta a dimostrare che le leggi che regolano la
legalità in pratica hanno poco valore reale, essendo una prassi quasi normale
che nessuno dei giornalisti ebbe interesse a commentare quella frase, questo
sta a dimostrare che i reati si possono cancellare con i soldi, come si possono
creare reati inesistenti nel nome del popolo e della libertà democratica. Mi
riferisco alla giustizia italiana perché conosco solo questa, non so se in
altri paesi liberi questo si può verificare con tanta normalità come accade qui
in Italia; di una cosa credo di essere certo le organizzazioni a delinquere che
abbiamo in Italia non esistono in nessun altro paese al mondo quale ne sia la
causa giudicate voi.
In pratica la liberà molto spesso
è una parola astratta detta solo allo scopo di condizionare i popoli al fine
che accettino sempre la legge del potere qualunque esso sia. Cerchiamo di
vedere come vive in pratica un uomo in un paese democratico il cui valore è la
libertà.
Per prima cosa il popolo elegge
il candidato che si offre spontaneamente a tale giudizio, una volta eletto
presenta le leggi che insieme ai suoi colleghi vengono approvate per
maggioranza nel parlamento dagli eletti la cui legge molto spesso accade che un
po’ dalla poca informazione e dalla grande quantità di leggi esistenti il
cittadino la conosce solo nel momento in cui cade in disgrazia e con l’aiuto di
un avvocato, contemporaneamente i magistrati accusatori ed i giudici dei
tribunali hanno un loro consiglio ed un’associazione indipendente da tutti gli
organi dello stato col diritto di mettere sotto accusa tutti i cittadini
compresi i parlamentari che legiferano nel parlamento, i quali essendo protetti
da incolumità parlamentare e non potendoli accusare per vie legali vengono
accusate per mezzo stampa, la quale può dare qualsiasi notizia senza l’obbligo
di comunicare la provenienza né di controllare se è vera oppure non vera, una
volta che la notizia è resa di pubblico dominio la condanna morale se non
penale è già fatta, se è una montatura calunniosa la stampa si può scusare e
tutto è sistemato, i magistrati non vengono mai nominati né coinvolti in tali
raggiri altrimenti si interrompe il rapporto con la stampa stessa della quale
si servono quando ne ritengono loro la necessità. Se i giudici dei tribunali
sbagliano condannando un innocente senza prove certe, qualora si verificasse
questo, lo stato paga i danni di risarcimento al povero sfortunato mentre gli
esecutori dell’ignobile danno proseguono la loro carriera con i rispettivi
meriti di anzianità che la legge concede loro, come se niente fosse accaduto,
in quanto nessun organo istituzionale si permette di condannare il loro
operato, solo in rare circostanze è capitato che un giovane magistrato si è permesso di mettere
sotto accusa un governante amico dei suoi diretti superiori, in tal caso il
magistrato è sanzionato per dimostrare che gli amici degli amici non siano mai
messi sotto accusa nel rispetto della libertà e della democrazia. Ho fatto dei
piccoli esempi approssimativi su come si gestisce e si amministra la legge nel
nome della libertà, e molto ci sarebbe da dire in merito ma il mio scopo non è
quello di esaminare le istituzioni dei vari paesi altrimenti il discorso
sarebbe troppo lungo e molto complesso, ho dato solo un parziale accenno al
problema per dimostrare che il popolo in un paese libero non ha i diritti che
dovrebbe avere come ci fanno credere con false rappresentazioni e false notizie
al solo scopo di mantenere saldo il potere politico centralizzato e per
dimostrare che il denaro è al di sopra di tutto innalzando colui che lo
possiede come essere superiore ed intoccabile.
Se l’uomo è il soggetto
indispensabile nel mondo dell’essere, poca è la sua forza, poco è il suo potere
individuale, ancor meno è il suo valore, riducendo il suo essere come soggetto
in oggetto si riduce automaticamente la sua libertà e la sua dignità come uomo
libero, è vero che la libertà va protetta con le leggi e con i giudici e che
tutti ci dobbiamo sottomettere a tali normative, ma la morale dove si trova?
Chi la possiede? I potenti che gestiscono il potere economico, i giudici che
amministrano la legge o nell’arroganza dei politici che nel parlamento
legiferano nel nome della libertà, ma non pare che costoro si preoccupino
troppo della morale, dei doveri e dei diritti, pare che tutto ciò debba
appartenere solo al popolo e all’uomo comune, è lui il soggetto principale
della società civile in cui viviamo, se poi abbia o non abbia la libertà, sia o
non sia un uomo libero come lui vorrebbe essere ha poca importanza, quello che
interessa è che il popolo mantenga in vita una classe dirigente forte ed
arrogante in grado di dominare il popolo stesso acquistando prestigio e
rispetto sia all’interno del proprio paese sia nel mondo.
I popoli si adeguano alle leggi
dello stato se non vogliono incorrere nelle sanzioni penali, è pur vero che le
leggi non saranno mai condivise da tutto il popolo, ma è obbligatorio per il
popolo stesso che ogni cittadino le rispetti senza eccezione, non come viene
fatto in Italia che la legge viene interpretata dai giudici in modi molto
diversi fra loro, può capitare che un imputato con le stesse prove di accusa un
giudice lo condanna a venti anni di galera e in appello un giudice lo assolva,
come pure una persona può essere denunciata da un qualsiasi cittadino, il
pubblico ministero prima lo fa arrestare e poi viene fatto gli accertamenti se
la denuncia ha delle fondamenta. A mio giudizio la giustizia non è servizio del
popolo ma è il popolo che è a suo servizio, di solito coloro che infrangono la
legge a danno dei cittadini così detti comuni sono di due categorie: o sono dei
deficienti oppure degli scaltri furbetti, difficilmente la legge li punisce
allo stesso modo, poi si aggiunge la difesa, l’avvocato difensore il quale si
diversifica l’uno dall’altro finché il reato viene modificato come pure le
sanzioni, a questo punto la legge non è più uguale per tutti e se la legge non
è per tutti imparziale la libertà e la democrazia è limitata dai
condizionamenti. Per questa ragione io ritengo che la libertà nella vita degli
uomini non esiste in nessun paese al mondo fino a quando l’uomo sarà
amministrato da altri uomini.
Per concludere vorrei dire che
ogni popolo ha la sua democrazia e la sua libertà la quale non è né mai certa
né sicura, ed ogni cittadino si deve adeguare a quello che gli offre il proprio
paese e non quello che lui vorrebbe, nessun uomo è libero né di dire né di
fare, solo nel pensiero vive la sua libertà, fino che questo rimane chiuso
dentro di lui, per questo dico che la libertà è più quella che viviamo nel
pensiero che non quella che viviamo nella realtà. Se alcuni argomenti come la
giustizia o la politica o la comunicazione li ho toccati con troppa
superficialità, l’ho fatto per la ragione che certi argomenti degli studi molto
più approfonditi con delle analisi non sempre condivise, per questa ragione ho
cercato di sorvolare l’argomento andando al nodo del problema cioè la libertà,
la quale è il valore principale per ogni essere e per la quale si uccide e si
muore senza diritto né dovere, neppure per nostro volere, ma solo per
imposizione di altri sempre nel nome della libertà e della democrazia popolare,
questa in sintesi è la nostra realtà dalla quale nessuno si può sottrarre, solo
il denaro in parte può darci la libertà anche se essa non è meritata.
Non è libero colui che crede di esserlo
ma colui che pensa di esserlo,
la vera libertà non la viviamo
la vera libertà sta nel pensiero.
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