domenica 23 giugno 2013

la libertà


LA LIBERTA

Cosa è la libertà

 

 

La libertà è la cosa più bella e desiderata di ognuno di noi che rende la vita dell’uomo libera in tutto se stesso, sia nel pensiero che nel suo essere nella vita materiale, ed è proprio per questa ragione forse che l’uomo non sempre gode di un tale privilegio.

Proviamo ad esaminare perché questo accade e come si può verificare che un bene così importante e d’immenso valore per ogni uomo esso ne sia privato, se non del tutto certamente in parte senza un diritto né una ragione precisa, cerchiamo di trovare una giustificazione se ne siamo capaci. Esaminando più attentamente la realtà della vita forse riusciamo a vedere con più chiarezza come, quando e in che modo l’uomo ne è privato.

Iniziamo a dividere la libertà in tre settori: primo abbiamo la libertà del pensiero il quale appartiene ad ogni singola persona essendo dentro al proprio io nel più personale e riservato possibile; secondo la libertà del parlare cioè della parola che essendo legata al pensiero stesso una persona possa esprimersi liberamente a dire ciò che pensa trasformando il pensiero in parole affinché il suo sapere sia a conoscenza di altre persone per poterne apprezzare il valore sia nel lato positivo sia in quello negativo; terzo abbiamo la libertà di vivere esprimendo con i fatti tutte le nostre capacità creative e costruttive le quali sono anch’esse legate al pensiero stesso, in pratica servono a dimostrare alla collettività chi siamo e cosa siamo capaci di fare perché la nostra persona sia valutata per quello che è veramente senza la possibilità di falsificare i nostri valori reali creativi e materiali.

Iniziamo ad analizzare la libertà di pensiero.

Il pensiero come ho detto precedentemente è un grande valore individuale, il più importante, il più sincero e il più segreto di ogni persona senza distinzioni, col pensiero si può pensare bene o male sia di una persona come pure di un’azione, col pensiero possiamo riconoscere bello ciò che per altri è brutto e viceversa, col pensiero possiamo immaginare incredibili al limite della fantascienza, se messo in pratica si possono realizzare dei progetti che appaiono impossibili, superare delle difficoltà incredibili, lo possiamo modificare in qualsiasi momento e per qualsiasi ragione senza che altri possano interferire né ci diano costrizioni a farlo essendo puramente di nostra assoluta proprietà, il quale lo possiamo condividere con altri solo per la nostra volontà, come pure commettere degli errori infantili incomprensibili, il pensiero dà tutto questo e quant’ altro senza che nessuno e sottolineo nessuno potrà mai conoscerlo, giudicarlo e impedire che questo sia cancellato dalla nostra mente, a meno che non siamo noi a volerlo ed a comunicarlo ad altri, solo in quel momento non essendo più un segreto ci sottoponiamo al giudizio del prossimo, a quel punto non solo ne perdiamo la proprietà ma dovremo sottostare a tutte le conseguenze che questo può comportare anche se noi non siamo dello stesso parere, dobbiamo accettare la bella o la cattiva sorte, a meno che con i fatti non si riesca a dimostrare le nostre idee in realtà trasformandole come noi pensavamo che ciò sia possibile. In definitiva il pensiero è l’unica libertà individuale che ogni persona possiede e che nessuno se ne potrà mai impossessare se noi non siamo disposti a concedere un tale privilegio.

Adesso esaminiamo la seconda libertà, la parola, la quale è dedicata al prossimo, che la può giudicare positiva come pure negativa, con la parola si fanno dibattiti, conferenze, slogan di protesta, di pacificazione, si possono offendere delle persone provocando dolore e rancori, gelosie ed invidie, con la parola riusciamo a fare quasi tutto specie se non è seguita dai fatti, la parola essendo di per sé una teoria può essere vera e non vera, giusta o ingiusta, credibile o non credibile. La parola è come un fiume, può scorrere libera come si può ristagnare, può dissetare come causare danni, può creare energia come soffocare la natura, può fare germogliare la vita come ucciderla, tutto questo può fare l’acqua di un fiume, così può fare la parola, ed è per questa ragione che non è mai libera anche se ciò non sempre viene ammesso, questa è la realtà.

La parola è molto importante per la ragione che colui che l’ascolta può recepirla e farla propria, cioè essere influenzato dal parere di altre persone le quali possono essere giuste o ingiuste secondo le circostanze e i punti di vista di ognuno di noi, la parola può creare giustizia e amore ma allo stesso tempo può creare ribellione, disobbedienza, odio oppure può creare la fede e l’ubbidienza, ciò dipende molto da colui che la pronuncia e di come si sa esprimere parlando al pubblico il quale molto spesso non sempre dà valore alle parole ma al modo in cui esse vengono pronunciate e da colui che la pronuncia se una persona è credibile oppure no, sebbene tutti sappiamo che gli uomini hanno pareri diversi fra loro, è impossibile che le idee di una persona, chiunque essa sia, siano recepite da tutti allo stesso modo ed abbiano lo stesso effetto. Detto questo dobbiamo prendere atto che la parola è molto importante per tutti noi, che piaccia o non piaccia la parola è quella che condiziona la nostra vita reale nel bene e nel male senza che noi ce ne rendiamo conto, questo è sempre accaduto negli anni passati, come pure accade oggi stesso e come accadrà domani in quanto la mente umana è influenzabile e suscettibile a cambiare il suo modo di credere e di pensare. Essendo di tale importanza la parola viene censurata impedendo all’uomo di parlare liberamente e di esprimere le sue idee come lui desidera in modo libero e autonomo senza sottomissioni, né imposizioni come pure per la diversità di religioni, ogni popolo avendo la sua fede e le sue credenze le quali le difende nel modo più opportuno anche ad altri o ai propri cittadini di parlare e di argomentare con tutto quello che non appartiene alla maggioranza del popolo per mantenersi al potere, per questa ragione assecondano i desideri dei loro simpatizzanti in quanto i governanti essendo tutti ambiziosi a tenere il potere del popolo devono avere il consenso popolare per mantenere il dominio sul popolo stesso, per questa ragione assecondano i desideri del popolo finché loro si mantengono fedeli mantenendo le tradizioni antiche del mondo passato e non più compatibile con la realtà del momento finché i popoli rimangano ancorati al passato impedendo loro di rinnovarsi e trasformare la loro vita e la loro realtà migliorando la propria esistenza, in tal caso potrebbe essere a rischio il proprio potere il quale chi lo detiene lo difende con ogni mezzo che lui ha a disposizione per gestirlo come a lui conviene più a lungo possibile. Nei paesi così detti liberi ma che liberi non lo sono mai, esistono varie forme per comunicare col popolo, sia per mezzo della carta stampata sia con la televisione, gli addetti a tali servizi godono dei privilegi quasi illimitati per parlare o per poter scrivere sui giornali quello a loro o a chi per loro gli è più utile e più conveniente beneficiando di una libertà che un cittadino comune non potrebbe mai avere, falsando così la libertà di un popolo con l’inganno senza che nessuno possa fare niente per criticare tali comportamenti, seguitando a propagandare la libertà aggiungendo alla parola libertà la parola democrazia, le cui origini sono molto antiche e promossa da persone con dei meriti i quali non hanno niente da condividere con quelli del nostro tempo, tutto questo sempre per il bene del popolo stesso che in pratica tradotto in realtà le loro parole servono per lo più a mantenere il proprio benessere sia per loro sia per i propri amici e per gli amici degli amici, la riprova di tutto questo è basata dai fatti e non da idee personali, dal fatto che costoro non sono quasi mai perseguibili dalla legge, se pure il suo dire sia sbagliato come spesso accade ed abbiamo creato grossi danni sia materiali sia morali a coloro che per sua disgrazia capitano nel cerchio della loro antipatia, a dire il vero costoro si difendono a vicenda per il semplice motivo che prima o poi sono costretti ad aiutarsi l’uno con l’altro ampliando la loro difesa in caso di necessità nel nome della democrazia e della libertà, nascondendo la vera libertà di parola che non è quella di tacere, bensì di dire sempre la verità specie quando ci riferiamo ad altre persone nel modo e nella forma più chiara possibile finché sia tutelato il diritto e la dignità di altrui e quando questi signori sbagliano abbiano perlomeno la dignità di ammetterlo anziché rovinare le persone e le loro famiglie come spesso accade. La libertà di parola in pratica esiste ma non per coloro che sono destinati a recepire quello che altri gli comunicano e cioè il popolo, senza il quale costoro non esisterebbero, tant’è vero che se le loro parole ed i loro scritti non sono apprezzati e pagati a sufficienza dal popolo si fanno finanziare dallo stato, e cioè con i soldi dei cittadini medesimi, apparirà strano tutto questo ma purtroppo è così che nei paesi detti liberi e democratici accade anche questo, in tutte le parti del mondo indipendentemente dall’idea politica e dall’appartenenza sia di fede che di ideologia o civiltà, nel nome dell’informazione e della libera conoscenza si cerca di guidare la mente dell’uomo a proprio uso e beneficio infischiandosene della vera libertà che ogni uomo ed ogni popolo dovrebbe avere il diritto di godere senza distinzione e poter rimanere tutti padroni di noi stessi nella propria autonomia, la conoscenza non può convivere con la falsità dei fatti, ma è nella realtà della vita quotidiana che i popoli ogni giorno devono trovare il riscontro aiutandoli a superare le loro difficoltà, i loro problemi che purtroppo sono molti e non sempre per sua colpa se ciò si verifica, questa dovrebbe essere la vera informazione utile che tutti i popoli hanno bisogno e vorrebbero fosse fatta loro, senza inganno e senza falsità, solo così si rispetta un popolo libero in un paese democratico come è giusto che sia al si sopra di ogni ideologia politica e di ogni interesse corporativo.

In un paese con la democrazia avanzata, questa forse è la parola giusta da noi la democrazia non è completa, ma solo avanzata rispetto ad altri paesi, ebbene qui nessun uomo pubblico può criticare la giustizia e lo sapete il perché; la prima ragione è perché ha paura di criticare i giudici e i magistrati, teme che un giorno o l’altro cada nelle loro mani e per lui è finita la sua attività e la sua stimata personalità, voi lo sapete come me che in Italia sono centinaia le persone offese dalla legge e materialmente distrutte, alcuni di loro sono stati risarciti col denaro del popolo ed altri hanno pagato per tutta la vita; la seconda ragione è che le persone pubbliche per una ragione o l’altra si servono della giustizia per cui loro non  la possono criticare altrimenti rischiano che il popolo perda la fiducia nella giustizia stessa e poiché la giustizia è sorretta da leggi fatta dagli eletti se viene riconosciuto che questa è ingiusta lo sono anche le leggi che loro hanno fatto, a quel punto si rischia che il popolo declassi tutto il sistema e se dovesse accadere ciò ne rischierebbe l’intera democrazia dicono loro, così quando non possono tirarsi indietro e sono costretti a criticarla ordinano le inchieste delle quali non si conosce quasi mai l’esito in modo che il popolo rimanga confuso e non possa mai capire i fatti con chiarezza, così loro i personaggi pubblici compresi giornalisti, politici, avvocati, amministratori, tutti coloro che per una ragione o l’altra vivono grazie alla loro immagine pubblica, questo sistema a mio avviso tiene in vita la giustizia e la libertà in un paese libero e democratico.

Il terzo settore è la libertà di vivere nella vita reale di tutti i giorni. In tutti i paesi del mondo esistono delle leggi che regolano la vita dei popoli senza le quali sarebbe impossibile ogni convivenza, tali leggi dovrebbero essere condivise dalla maggioranza del popolo stesso per essere applicate con rigore senza nessuna discriminazione ne tolleranza di nessun genere, questo purtroppo non accade in nessun paese del mondo, i popoli come dicevo prima delegano ai candidati il compito di fare le leggi per il popolo, i cui candidati si presentano di propria volontà e di propria libera scelta per essere delegati a governare, a me pare un sistema un po’ vizioso per ritenerlo giusto e democratico, una volta che il popolo ha delegato una persona a governare costui fa le leggi a suo piacere e a suo giudizio, il popolo essendo l’artefice della libertà e della democrazia è costretto a rispettarle senza poter obbiettare, se protesta perché gli appaiono leggi ingiuste rischia l’arresto e in alcuni stati anche di peggio, queste sono le regole anche se un po’ approssimative, la sostanza è questa: i popoli delegano delle persone a governare, il delegato una volta eletto fa le leggi e nel nome della libertà e della democrazia invita il popolo a rispettarle altrimenti incorre nelle sanzioni che la stessa legge stabilisce.

Queste procedure si verificano nei paesi liberi, e cioè in quei paesi dove la libertà è più avanzata, poi esistono dei paesi in cui il popolo non dispone di nessuna possibilità di poter delegare colui dal quale vorrebbe essere governato, in questi paesi la libertà è molto limitata e complessa, ma preferisco non parlarne altrimenti il discorso si allargherebbe troppo portandoci fuori tema di come l’uomo percepisce la libertà e le leggi che la regolano.

Torniamo all’argomento precedente, che ben vengano le sanzioni per coloro che non rispettano le leggi, è normale che sia così altrimenti ogni legge perderebbe il suo significato.

Ma chi sono coloro che devono giudicare chi ha infranto la legge? Costoro sono uomini al di sopra delle parti che agiscono nel nome della giustizia senza nessuna discriminazione, i quali sono eletti giudici e magistrati da loro stessi, cioè dai loro consigli interni di appartenenza, pertanto se uno di loro sbaglia per disattenzione o per volontà sua, con lo scopo di agevolare un conoscente o percepire una ricompensa in denaro o quant’ altro, costui non verrà mai sanzionato in quanto suoi giudici sono coloro che lo hanno delegato a tale compito, per giunta fra di loro si aiutano a vicenda in quanto un giorno o l’altro questo può capitare ad ognuno di loro, se poi ci includiamo anche gli avvocati i quali difendono gli inadempienti della legge la cosa si complica ancora di più, a tal punto che si intrecciano gli interessi e le amicizie fra il giudice e colui che difende il giudicato creando una situazione di avvicendamento fra di loro mercanteggiando le pene e la stessa giustizia, a questo punto la legge è confusa, ci sono giudici che la interpellano in un modo e giudici che la interpellano in un altro, cosicché anche se essa fosse stata fatta con la massima equità di giustizia avrebbe poco valore in quanto al lato pratico quello che vale è come viene interpellata dal giudice che la deve applicare; vi faccio un esempio che può apparire anche banale ma che ritengo molto esplicativo dal lato politico-giuridico: alcuni anni fa un noto uomo politico essendo a capo del governo italiano, e ne era pieno di tale incarico, mentre il suo avversario politico fu inquisito per reati di vario genere e con accuse anche pesanti, in una conferenza stampa un giornalista gli fece una domanda: “Sig. presidente cosa ci può dire del suo avversario politico che come lei sa è stato inquisito per vari reati?” la risposta del presidente del consiglio con aria ironica fu semplice e chiara: “gli auguro di trovare dei buoni avvocati!”. A mio giudizio una risposta peggiore no l’avrebbe potuta dare un presidente del consiglio in carica in un paese libero e democratico, le ipotesi sono due se i reati contestati sono credibili la legge non è uguale per tutti, basta possedere dei soldi, pagarsi dei buoni avvocati e tutto si può capovolgere, oppure se i reati non sono credibili e se non possiedi dei buoni avvocati sei destinato ad essere condannato senza la possibilità di ricevere giustizia. Ma quello che più mi ha stupito è il fatto che quella frase non fu commentata da nessuno come invece avrebbe dovuto essere, questo sta a dimostrare che le leggi che regolano la legalità in pratica hanno poco valore reale, essendo una prassi quasi normale che nessuno dei giornalisti ebbe interesse a commentare quella frase, questo sta a dimostrare che i reati si possono cancellare con i soldi, come si possono creare reati inesistenti nel nome del popolo e della libertà democratica. Mi riferisco alla giustizia italiana perché conosco solo questa, non so se in altri paesi liberi questo si può verificare con tanta normalità come accade qui in Italia; di una cosa credo di essere certo le organizzazioni a delinquere che abbiamo in Italia non esistono in nessun altro paese al mondo quale ne sia la causa giudicate voi.

In pratica la liberà molto spesso è una parola astratta detta solo allo scopo di condizionare i popoli al fine che accettino sempre la legge del potere qualunque esso sia. Cerchiamo di vedere come vive in pratica un uomo in un paese democratico il cui valore è la libertà.

Per prima cosa il popolo elegge il candidato che si offre spontaneamente a tale giudizio, una volta eletto presenta le leggi che insieme ai suoi colleghi vengono approvate per maggioranza nel parlamento dagli eletti la cui legge molto spesso accade che un po’ dalla poca informazione e dalla grande quantità di leggi esistenti il cittadino la conosce solo nel momento in cui cade in disgrazia e con l’aiuto di un avvocato, contemporaneamente i magistrati accusatori ed i giudici dei tribunali hanno un loro consiglio ed un’associazione indipendente da tutti gli organi dello stato col diritto di mettere sotto accusa tutti i cittadini compresi i parlamentari che legiferano nel parlamento, i quali essendo protetti da incolumità parlamentare e non potendoli accusare per vie legali vengono accusate per mezzo stampa, la quale può dare qualsiasi notizia senza l’obbligo di comunicare la provenienza né di controllare se è vera oppure non vera, una volta che la notizia è resa di pubblico dominio la condanna morale se non penale è già fatta, se è una montatura calunniosa la stampa si può scusare e tutto è sistemato, i magistrati non vengono mai nominati né coinvolti in tali raggiri altrimenti si interrompe il rapporto con la stampa stessa della quale si servono quando ne ritengono loro la necessità. Se i giudici dei tribunali sbagliano condannando un innocente senza prove certe, qualora si verificasse questo, lo stato paga i danni di risarcimento al povero sfortunato mentre gli esecutori dell’ignobile danno proseguono la loro carriera con i rispettivi meriti di anzianità che la legge concede loro, come se niente fosse accaduto, in quanto nessun organo istituzionale si permette di condannare il loro operato, solo in rare circostanze è capitato che un  giovane magistrato si è permesso di mettere sotto accusa un governante amico dei suoi diretti superiori, in tal caso il magistrato è sanzionato per dimostrare che gli amici degli amici non siano mai messi sotto accusa nel rispetto della libertà e della democrazia. Ho fatto dei piccoli esempi approssimativi su come si gestisce e si amministra la legge nel nome della libertà, e molto ci sarebbe da dire in merito ma il mio scopo non è quello di esaminare le istituzioni dei vari paesi altrimenti il discorso sarebbe troppo lungo e molto complesso, ho dato solo un parziale accenno al problema per dimostrare che il popolo in un paese libero non ha i diritti che dovrebbe avere come ci fanno credere con false rappresentazioni e false notizie al solo scopo di mantenere saldo il potere politico centralizzato e per dimostrare che il denaro è al di sopra di tutto innalzando colui che lo possiede come essere superiore ed intoccabile.

Se l’uomo è il soggetto indispensabile nel mondo dell’essere, poca è la sua forza, poco è il suo potere individuale, ancor meno è il suo valore, riducendo il suo essere come soggetto in oggetto si riduce automaticamente la sua libertà e la sua dignità come uomo libero, è vero che la libertà va protetta con le leggi e con i giudici e che tutti ci dobbiamo sottomettere a tali normative, ma la morale dove si trova? Chi la possiede? I potenti che gestiscono il potere economico, i giudici che amministrano la legge o nell’arroganza dei politici che nel parlamento legiferano nel nome della libertà, ma non pare che costoro si preoccupino troppo della morale, dei doveri e dei diritti, pare che tutto ciò debba appartenere solo al popolo e all’uomo comune, è lui il soggetto principale della società civile in cui viviamo, se poi abbia o non abbia la libertà, sia o non sia un uomo libero come lui vorrebbe essere ha poca importanza, quello che interessa è che il popolo mantenga in vita una classe dirigente forte ed arrogante in grado di dominare il popolo stesso acquistando prestigio e rispetto sia all’interno del proprio paese sia nel mondo.

I popoli si adeguano alle leggi dello stato se non vogliono incorrere nelle sanzioni penali, è pur vero che le leggi non saranno mai condivise da tutto il popolo, ma è obbligatorio per il popolo stesso che ogni cittadino le rispetti senza eccezione, non come viene fatto in Italia che la legge viene interpretata dai giudici in modi molto diversi fra loro, può capitare che un imputato con le stesse prove di accusa un giudice lo condanna a venti anni di galera e in appello un giudice lo assolva, come pure una persona può essere denunciata da un qualsiasi cittadino, il pubblico ministero prima lo fa arrestare e poi viene fatto gli accertamenti se la denuncia ha delle fondamenta. A mio giudizio la giustizia non è servizio del popolo ma è il popolo che è a suo servizio, di solito coloro che infrangono la legge a danno dei cittadini così detti comuni sono di due categorie: o sono dei deficienti oppure degli scaltri furbetti, difficilmente la legge li punisce allo stesso modo, poi si aggiunge la difesa, l’avvocato difensore il quale si diversifica l’uno dall’altro finché il reato viene modificato come pure le sanzioni, a questo punto la legge non è più uguale per tutti e se la legge non è per tutti imparziale la libertà e la democrazia è limitata dai condizionamenti. Per questa ragione io ritengo che la libertà nella vita degli uomini non esiste in nessun paese al mondo fino a quando l’uomo sarà amministrato da altri uomini.

Per concludere vorrei dire che ogni popolo ha la sua democrazia e la sua libertà la quale non è né mai certa né sicura, ed ogni cittadino si deve adeguare a quello che gli offre il proprio paese e non quello che lui vorrebbe, nessun uomo è libero né di dire né di fare, solo nel pensiero vive la sua libertà, fino che questo rimane chiuso dentro di lui, per questo dico che la libertà è più quella che viviamo nel pensiero che non quella che viviamo nella realtà. Se alcuni argomenti come la giustizia o la politica o la comunicazione li ho toccati con troppa superficialità, l’ho fatto per la ragione che certi argomenti degli studi molto più approfonditi con delle analisi non sempre condivise, per questa ragione ho cercato di sorvolare l’argomento andando al nodo del problema cioè la libertà, la quale è il valore principale per ogni essere e per la quale si uccide e si muore senza diritto né dovere, neppure per nostro volere, ma solo per imposizione di altri sempre nel nome della libertà e della democrazia popolare, questa in sintesi è la nostra realtà dalla quale nessuno si può sottrarre, solo il denaro in parte può darci la libertà anche se essa non è meritata.

 

Non è libero colui che crede di esserlo

ma colui che pensa di esserlo,

la vera libertà non la viviamo

la vera libertà sta nel pensiero.    

 

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