IL SORRISO
Cos’è il sorriso?
Il sorriso nel viso di una
persona è il biglietto da visita di ognuno di noi, poiché rappresenta non solo
la nostra immagine esteriore ma anche quella interiore, una persona che dispone
di un modo espressivo del sorriso naturale e spontaneo ha sempre una bella
immagine simpatica ed allegra dando l’impressione di sincerità e cordialità,
appare che sia sereno perfino nel suo intimo, il sorriso per ogni persona è la
migliore rappresentazione di sé che dona al prossimo, il sorriso unisce i
popoli, aiuta a fraternizzare fra noi cancellando le divergenze e l’odio, il
sorriso è portatore di pace e di amicizia fra i popoli di tutto il mondo.
Perché tutti noi ne disponiamo e
non ne facciamo uso improprio? Perché non abbiamo tutti quella disponibilità al
sorriso verso il nostro prossimo che se pure non lo chiede ne ha sempre
bisogno? Tutti sentiamo la necessità di essere salutati da un sorriso, da
qualsiasi persona essa sia, ricevere un sorriso di primo mattino porta buon
auspicio per tutta la giornata, farlo non ha nessun costo aggiuntivo ne sforzo
fisico ma una bella rappresentazione. Ci sono popoli più predisposti al sorriso
e altri meno predisposti, non sto a fare una selezione l’osservanza la potrete
fare da voi, quel che a me appare è che i popoli più guerrafondai ossia coloro
che distruggono e uccidono persone ed animali, sono popolazioni dal volto più
severo, austero, privo di sorriso, di serenità e di felicità, se si osserva
attentamente questi popoli sia dei tempi più recenti sia dei tempi passati
notiamo nei loro volti immagini tristi prive di amore e dai modo irrequieti,
insaziabili e turbolenti.
Sorridere ad una persona che noi
non conosciamo è un atto di rispetto incondizionato, dimostrando un modo di
comunicare la nostra presenza al mistero dell’essere a noi estraneo, il quale
può e non può recepirlo, ma certamente nessuno lo respinge ne si può sentire
offeso, al contrario costui si sente gratificato senza un motivo né uno scopo
di compensazione, il sorriso porta la luce come se noi ci trovassimo in una
stanza completamente buia dove non si vedono gli oggetti ma neppure le pareti,
improvvisamente si accende una luce in quell’attimo intorno si vedono tanti
oggetti che prima ci erano ignoti che mai nell’oscurità non sapevamo potessero
esistere, ebbene col sorriso si scoprono e si creano dei sentimenti nascosti
che in nessun altro modo si potrebbero scoprire, si crea una simpatia la quale
si può trasformare in amore, con cui si arricchisce la nostra vita riempiendola
di un significato vero e sincero, l’amore nasce sempre da un sorriso anche se
avvolte può sembrare insignificante, il seme dell’amore è sempre un sorriso,
come la fine dell’amore è sempre un dolore o un pianto, se pure non lo si vede
sul viso lo si sente nel cuore.
Perché l’essere umano espone se
stesso in modo così perverso e negativo? E’ difficile poter dare una risposta
in proposito, io penso che la causa potrebbe essere attribuita al periodo
infantile, i fanciulli di per se sono tutti allegri e felici, solo le situazioni
ambientali e familiari li rendono diversi specialmente se crescono nella
miseria e nell’ignoranza, in quei paesi dove non esiste la cultura del bene, né
conoscono i piaceri e i bisogni primari della vita, quei fanciulli crescendo
nella sofferenza e nel dolore cresceranno con lo spirito e l’animo sempre
turbolento, avvolti da odio, dolore e fame, costoro si trascinano le loro
sofferenze per anni, la loro formazione di uomini il più delle volte cresce con
lo spirito alla lotta, alla ribellione sottovalutando la vita ed esaltando la
morte, la loro tristezza interiore li induce ad uccidere per poco e avvolte
anche per niente, il loro volto austero privo di sorriso li fa sentire esseri
superiori, e come tali la violenza e la crudeltà li rende appagati per quello
che fanno non conoscendo l’amore, la fraternità, il desiderio a dialogare, a
comunicare con il prossimo, a scambiarsi un sorriso di simpatia e di affetto,
un sorriso di amicizia e di fratellanza, costoro non sanno sorridere né
conoscono del sorriso il suo significato.
Il sorriso lo dovremmo tenere
sempre vivo nel mondo dei bambini, se ciò non può avvenire in famiglia lo
dovremmo coltivare nelle scuole, sarebbe molto bello se a scuola un insegnante
tra un compito e l’altro raccontasse ai suoi scolari alcune storie curiose
affinché si possa sviluppare un sorriso generale in tutta la classe, io penso
che se un insegnante anziché dimostrarsi severa ed intransigente verso i propri
alunni fosse sorridente e capace di trasmettere loro un volto sorridente, si creerebbe
insieme ai ragazzi un clima più sereno e forse anche più positivo dal lato
dell’apprendimento, la serenità e la gioia formano un rapporto di simpatia che
aiuta a sviluppare molto la nostra intelligenza, la cultura non la possiamo
imparare né insegnare con metodi austeri e privi di un sorriso, senza il quale
fra gli umani non ci sarà mai comunicazione, se non c’è comunicazione non ci
sarà mai né amore né pace, la nostra vita ci induce a vivere molto spesso
isolati e col pensiero confuso chiusi in noi stessi sottoposti a qualsiasi
azione imprevedibile ed incontrollabile dalle conseguenze più inimmaginabili
possibili tutto questo per la mancanza del sorriso, per questa ragione vorrei
appellarmi a coloro che dispongono dei mezzi e dei diritti decisionali di
istruire e promuovere nelle scuole quegli insegnanti che posseggono la virtù
del sorriso affinché possano trasmettere la loro immagine a quei fanciulli che
non la posseggono, e proprio costoro sono coloro che ne hanno maggior bisogno,
sono convinto che l’insegnamento sarebbe più prospero e più qualificato. La
cultura col sorriso è più ricca, più nobile e comunicativa, si abbatterebbero
alcune barriere assurde ed insignificanti che oggi purtroppo esistono al mondo.
I popoli senza sorriso sono popoli freddi privi di sentimenti anche amorosi,
dubbiosi ed incapaci di donare amore, quell’amore che illumina ed arricchisce
la vita di ogni essere vivente.
Vorrei che si esaltasse di più
l’importanza di un sorriso, avvolte può anche essere falso ed ingannevole, questo
non toglie ad accettarlo e giudicarlo come tale, i falsi sorrisi si nascondono
con difficoltà, in un modo o nell’altro si fa sempre conoscere, una persona può
parlare molto falsando la parola e il pensiero, col sorriso credo sia alquanto
difficile farlo, se ciò si verifica e non è cosa facile colui che lo esercita è
accompagnato dal suo vero significato, espandendosi ad una meschinità tale da
perdere la stima e la fiducia del prossimo senza possibilità di recupero.
Il sorriso non parla ma è
un’espressione dell’anima, di quella parte che teniamo dentro di noi e che non
possiamo gestire a nostro piacimento ma che si manifesta a nostra insaputa
senza una nostra volontà precostituita.
Il sorriso non è solo
un’espressione del viso, si può sorridere anche con gli occhi, osservando una
persona con attenzione ci accorgiamo che anche gli occhi sorridono, uno sguardo
sereno, dolce, accompagnato da parole e frazionate fra loro per chi ascolta da
l’impressione di essere di fronte ad una persona che con garbo e tenerezza
vuole trasmettere al prossimo il desiderio di comunicare e di dialogare in
maniera aperta predisponendosi ad ascoltare con rispetto e con interessamento
il pensiero del prossimo, del suo dire e del suo fare, questa forma di sorriso
del pensiero (se così lo vogliamo chiamare) appartiene la maggior parte alle
persone anziane, a coloro che con gli anni hanno perso l’elasticità dei
movimenti e degli impulsi emotivi.
Noi dovremmo riflettere molto sul
nostro essere di umani, sapienti ed evoluti a smontare quella forza di pensiero
che ci rende molto spesso intolleranti ed avvolte anche superbi respingendo
tutto ciò che a noi appare diverso e privo di considerazione, per questa
ragione dovremmo tenere sempre presente il sorriso, solo col sorriso si
arricchisce la nostra immagine, la nostra cultura e la nostra civiltà.
Perciò diamo più valore al
sorriso che in qualche momento è più significativo di una parola esponendo
un’espressione di cordialità comunicativa senza alcun pregiudizio né interesse
di parte, solo la semplicità espressiva ci arricchisce di stima e di
gratitudine che è quasi sempre contraccambiata se pure sia trasmesso da due
persone estranee fra loro.
Il sorriso non è solo
un’espressione del viso, il sorriso è un linguaggio, il sorriso non ha frontiere,
il sorriso non ha odio.
Una persona nel cui viso appare
con facilità il sorriso come espressione naturale, costui è una persona
simpatica, di facile comunicazione e di una certa predisposizione al dialogo,
ad offrire la sua amicizia senza pretese, coloro che posseggono una tale
espressione comunemente sono pure amanti dell’amore, della felicità, del vivere
bene scacciando dal suo IO i brutti pensieri liberando il suo corpo dalle
malattie e garantendosi una vita più sana. Non c’è amore senza sorriso, non c’è
sorriso senza felicità, il benessere della vita, il benessere dell’amore, è
sempre rappresentato dal sorriso, il sorriso è la cornice di noi stessi, del
nostro essere liberi e del nostro vivere, non c’è felicità senza sorriso, né
possiamo mai incontrare l’amore se non offriamo il sorriso alla persona con la
quale desideriamo condividere l’amore, non nasce mai un amore senza sorriso né
può vivere, un volto che non offre il sorriso è come un camino spento la cui
immagine è scura e buia, un camino senza la fiamma che arde all’interno non ha
luce né porta calore, ma solo una triste malinconia. E’ così che rappresento un
volto senza sorriso la cui immagine rappresenta l’opposto del bene, della gioia
e dell’amore.
Il sorriso dona un dolce pensiero
e cancella ogni mistero.
Dice un detto:
“Il sorriso è come il sole
colui che ne fa dono
dona un raggio di luce
porta l’amore e il perdono
l’armonia e la pace.”
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