domenica 23 giugno 2013

il sorriso


IL SORRISO

Cos’è il sorriso?

 

 

Il sorriso nel viso di una persona è il biglietto da visita di ognuno di noi, poiché rappresenta non solo la nostra immagine esteriore ma anche quella interiore, una persona che dispone di un modo espressivo del sorriso naturale e spontaneo ha sempre una bella immagine simpatica ed allegra dando l’impressione di sincerità e cordialità, appare che sia sereno perfino nel suo intimo, il sorriso per ogni persona è la migliore rappresentazione di sé che dona al prossimo, il sorriso unisce i popoli, aiuta a fraternizzare fra noi cancellando le divergenze e l’odio, il sorriso è portatore di pace e di amicizia fra i popoli di tutto il mondo.

Perché tutti noi ne disponiamo e non ne facciamo uso improprio? Perché non abbiamo tutti quella disponibilità al sorriso verso il nostro prossimo che se pure non lo chiede ne ha sempre bisogno? Tutti sentiamo la necessità di essere salutati da un sorriso, da qualsiasi persona essa sia, ricevere un sorriso di primo mattino porta buon auspicio per tutta la giornata, farlo non ha nessun costo aggiuntivo ne sforzo fisico ma una bella rappresentazione. Ci sono popoli più predisposti al sorriso e altri meno predisposti, non sto a fare una selezione l’osservanza la potrete fare da voi, quel che a me appare è che i popoli più guerrafondai ossia coloro che distruggono e uccidono persone ed animali, sono popolazioni dal volto più severo, austero, privo di sorriso, di serenità e di felicità, se si osserva attentamente questi popoli sia dei tempi più recenti sia dei tempi passati notiamo nei loro volti immagini tristi prive di amore e dai modo irrequieti, insaziabili e turbolenti.

Sorridere ad una persona che noi non conosciamo è un atto di rispetto incondizionato, dimostrando un modo di comunicare la nostra presenza al mistero dell’essere a noi estraneo, il quale può e non può recepirlo, ma certamente nessuno lo respinge ne si può sentire offeso, al contrario costui si sente gratificato senza un motivo né uno scopo di compensazione, il sorriso porta la luce come se noi ci trovassimo in una stanza completamente buia dove non si vedono gli oggetti ma neppure le pareti, improvvisamente si accende una luce in quell’attimo intorno si vedono tanti oggetti che prima ci erano ignoti che mai nell’oscurità non sapevamo potessero esistere, ebbene col sorriso si scoprono e si creano dei sentimenti nascosti che in nessun altro modo si potrebbero scoprire, si crea una simpatia la quale si può trasformare in amore, con cui si arricchisce la nostra vita riempiendola di un significato vero e sincero, l’amore nasce sempre da un sorriso anche se avvolte può sembrare insignificante, il seme dell’amore è sempre un sorriso, come la fine dell’amore è sempre un dolore o un pianto, se pure non lo si vede sul viso lo si sente nel cuore.

Perché l’essere umano espone se stesso in modo così perverso e negativo? E’ difficile poter dare una risposta in proposito, io penso che la causa potrebbe essere attribuita al periodo infantile, i fanciulli di per se sono tutti allegri e felici, solo le situazioni ambientali e familiari li rendono diversi specialmente se crescono nella miseria e nell’ignoranza, in quei paesi dove non esiste la cultura del bene, né conoscono i piaceri e i bisogni primari della vita, quei fanciulli crescendo nella sofferenza e nel dolore cresceranno con lo spirito e l’animo sempre turbolento, avvolti da odio, dolore e fame, costoro si trascinano le loro sofferenze per anni, la loro formazione di uomini il più delle volte cresce con lo spirito alla lotta, alla ribellione sottovalutando la vita ed esaltando la morte, la loro tristezza interiore li induce ad uccidere per poco e avvolte anche per niente, il loro volto austero privo di sorriso li fa sentire esseri superiori, e come tali la violenza e la crudeltà li rende appagati per quello che fanno non conoscendo l’amore, la fraternità, il desiderio a dialogare, a comunicare con il prossimo, a scambiarsi un sorriso di simpatia e di affetto, un sorriso di amicizia e di fratellanza, costoro non sanno sorridere né conoscono del sorriso il suo significato.

Il sorriso lo dovremmo tenere sempre vivo nel mondo dei bambini, se ciò non può avvenire in famiglia lo dovremmo coltivare nelle scuole, sarebbe molto bello se a scuola un insegnante tra un compito e l’altro raccontasse ai suoi scolari alcune storie curiose affinché si possa sviluppare un sorriso generale in tutta la classe, io penso che se un insegnante anziché dimostrarsi severa ed intransigente verso i propri alunni fosse sorridente e capace di trasmettere loro un volto sorridente, si creerebbe insieme ai ragazzi un clima più sereno e forse anche più positivo dal lato dell’apprendimento, la serenità e la gioia formano un rapporto di simpatia che aiuta a sviluppare molto la nostra intelligenza, la cultura non la possiamo imparare né insegnare con metodi austeri e privi di un sorriso, senza il quale fra gli umani non ci sarà mai comunicazione, se non c’è comunicazione non ci sarà mai né amore né pace, la nostra vita ci induce a vivere molto spesso isolati e col pensiero confuso chiusi in noi stessi sottoposti a qualsiasi azione imprevedibile ed incontrollabile dalle conseguenze più inimmaginabili possibili tutto questo per la mancanza del sorriso, per questa ragione vorrei appellarmi a coloro che dispongono dei mezzi e dei diritti decisionali di istruire e promuovere nelle scuole quegli insegnanti che posseggono la virtù del sorriso affinché possano trasmettere la loro immagine a quei fanciulli che non la posseggono, e proprio costoro sono coloro che ne hanno maggior bisogno, sono convinto che l’insegnamento sarebbe più prospero e più qualificato. La cultura col sorriso è più ricca, più nobile e comunicativa, si abbatterebbero alcune barriere assurde ed insignificanti che oggi purtroppo esistono al mondo. I popoli senza sorriso sono popoli freddi privi di sentimenti anche amorosi, dubbiosi ed incapaci di donare amore, quell’amore che illumina ed arricchisce la vita di ogni essere vivente.

Vorrei che si esaltasse di più l’importanza di un sorriso, avvolte può anche essere falso ed ingannevole, questo non toglie ad accettarlo e giudicarlo come tale, i falsi sorrisi si nascondono con difficoltà, in un modo o nell’altro si fa sempre conoscere, una persona può parlare molto falsando la parola e il pensiero, col sorriso credo sia alquanto difficile farlo, se ciò si verifica e non è cosa facile colui che lo esercita è accompagnato dal suo vero significato, espandendosi ad una meschinità tale da perdere la stima e la fiducia del prossimo senza possibilità di recupero.

Il sorriso non parla ma è un’espressione dell’anima, di quella parte che teniamo dentro di noi e che non possiamo gestire a nostro piacimento ma che si manifesta a nostra insaputa senza una nostra volontà precostituita.

Il sorriso non è solo un’espressione del viso, si può sorridere anche con gli occhi, osservando una persona con attenzione ci accorgiamo che anche gli occhi sorridono, uno sguardo sereno, dolce, accompagnato da parole e frazionate fra loro per chi ascolta da l’impressione di essere di fronte ad una persona che con garbo e tenerezza vuole trasmettere al prossimo il desiderio di comunicare e di dialogare in maniera aperta predisponendosi ad ascoltare con rispetto e con interessamento il pensiero del prossimo, del suo dire e del suo fare, questa forma di sorriso del pensiero (se così lo vogliamo chiamare) appartiene la maggior parte alle persone anziane, a coloro che con gli anni hanno perso l’elasticità dei movimenti e degli impulsi emotivi.

Noi dovremmo riflettere molto sul nostro essere di umani, sapienti ed evoluti a smontare quella forza di pensiero che ci rende molto spesso intolleranti ed avvolte anche superbi respingendo tutto ciò che a noi appare diverso e privo di considerazione, per questa ragione dovremmo tenere sempre presente il sorriso, solo col sorriso si arricchisce la nostra immagine, la nostra cultura e la nostra civiltà.

Perciò diamo più valore al sorriso che in qualche momento è più significativo di una parola esponendo un’espressione di cordialità comunicativa senza alcun pregiudizio né interesse di parte, solo la semplicità espressiva ci arricchisce di stima e di gratitudine che è quasi sempre contraccambiata se pure sia trasmesso da due persone estranee fra loro.

Il sorriso non è solo un’espressione del viso, il sorriso è un linguaggio, il sorriso non ha frontiere, il sorriso non ha odio.

Una persona nel cui viso appare con facilità il sorriso come espressione naturale, costui è una persona simpatica, di facile comunicazione e di una certa predisposizione al dialogo, ad offrire la sua amicizia senza pretese, coloro che posseggono una tale espressione comunemente sono pure amanti dell’amore, della felicità, del vivere bene scacciando dal suo IO i brutti pensieri liberando il suo corpo dalle malattie e garantendosi una vita più sana. Non c’è amore senza sorriso, non c’è sorriso senza felicità, il benessere della vita, il benessere dell’amore, è sempre rappresentato dal sorriso, il sorriso è la cornice di noi stessi, del nostro essere liberi e del nostro vivere, non c’è felicità senza sorriso, né possiamo mai incontrare l’amore se non offriamo il sorriso alla persona con la quale desideriamo condividere l’amore, non nasce mai un amore senza sorriso né può vivere, un volto che non offre il sorriso è come un camino spento la cui immagine è scura e buia, un camino senza la fiamma che arde all’interno non ha luce né porta calore, ma solo una triste malinconia. E’ così che rappresento un volto senza sorriso la cui immagine rappresenta l’opposto del bene, della gioia e dell’amore.

 

Il sorriso dona un dolce pensiero e cancella ogni mistero.

Dice un detto:

  Il sorriso è come il sole

                           colui che ne fa dono

   dona un raggio di luce

                           porta l’amore e il perdono

              l’armonia e la pace.”

                       

 

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