Il VALORE
DELLA VITA
Quale è il valore principale della vita?
Quando parliamo di valori
parliamo di ricchezze individuali e come tale non possiamo mai generalizzarli.
I valori possono essere
molteplici e assai inverosimili, ogni persona ne tiene dei propri quasi sempre
molto diversi tra loro, dare un valore a qualcosa non sempre significa adorare,
oppure amare questa o quella ricchezza che ci rende felici o che soddisfa i
nostri interessi o i nostri bisogni, le nostre necessità col tempo cambiano e
si trasformano in continuazione come pure allo stesso modo i piaceri, nella
vita di ogni persona si verificano delle trasformazioni sentimentali, materiali
e mentali, quello che oggi è un valore essenziale e di piacere domani non solo
può perdere il suo contenuto ma può apparire anche negativo.
Se pure il valore della nostra
vita non è solo legato al materialismo del possesso ma al pensiero, nel qui
pensiero predomina la fede, la quale può essere stabile ma può col tempo anche
essere modificata e come tale il valore della vita può non essere sempre lo
stesso, variando l'età di una persona contemporaneamente cambiano i valori, ciò
fa parte della virtù umana senza una tale trasformazione si fermerebbe il
pensiero e il suo essere come soggetto mentale rindebolendo lo sviluppo e la
ricerca del suo essere, chiudendo la mente a qualsiasi trasformazione di
miglioramento e di progresso sia materiale sia spirituale, detto questo, visto
che è difficile dare un valore specifico alla vita come soggetto individuale
noi lo dobbiamo dare come valore universale al si sopra di ogni passione e di
ogni fede, sia ideologica sia religiosa, come pure al materialismo col quale ci
confrontiamo ogni giorno. Il materialismo fa parte di noi stessi, nel
materialismo ci confrontiamo tutti i giorni del quale non possiamo rinunciare,
ma possiamo solo contestarlo di come entra nella nostra vita e in che modo ci
condiziona, ma non possiamo rigettarlo considerandolo una nullità tutta
negativa, per vivere servono mezzi di vario valore e di varia utilità la cui
attrazione ci coinvolge a tal punto che non solo ne facciamo uso ma ci rendiamo
noi stessi partecipi alla sua creatività.
Iniziamo a valorizzare la vita e
cioè il nostro essere come soggetto vivente senza il quale non si potrebbe fare
nessuna ricerca, ne offrire un confronto di alcun genere, come dicevo in
precedenza la creatività è la cosa più grande e più concreta che esiste sulla
terra, quando si parla di creatività si parla dell’essere come soggetto sia
umano che animale come pure vegetale, in pratica tutto ciò che nasce, cresce e
muore fa parte della creatività viva, di quei comportamenti che formano la
natura stessa e che rendono vivo il mondo dell’essere senza il quale ci
raffigureremo simile ad un paesaggio lunare.
Lasciamo fuori pure i valori
della natura come il sole, l’acqua e l’aria se pure sono essenziali per la
nostra formazione e per la nostra vita, i quali appartengono solo alla natura
stessa di cui noi come soggetti viventi e dipendenti del quale possiamo solo
adoperare e godere per scopo benefico indispensabile, ma non potremo mai
appropriarsi per uso di nostro piacimento, se pure in parte la scienza stia
iniziando a conoscere la sua capacità scientifica per appropriarsene ad uso di
benessere per l’uomo e per i suoi bisogni, noi non saremo mai in grado né di
guidare né di trasformare il suo sviluppo e il suo movimento come noi vorremmo,
perciò questo grande valore che è il più grande al di sopra di tutto e di tutti
che a noi non appartiene ma possiamo in piccolissima parte solo adoperarlo per
alcune nostre necessità quotidiane.
Ritorniamo all’essere come
soggetto vivo, su colui che dovrebbe valorizzare la sua esistenza di vita.
I valori come abbiamo detto in
precedenza sono molteplici, come molteplici sono i popoli formati da tanti soggetti
diversi fra loro, prendiamo per esempio un popolo molto progredito che possiede
molti mezzi e che svolge una vita attiva e creativa, e un popolo al quale manca
anche l’essenziale per vivere e che svolge una vita passiva priva di attività
costruttive e creative, i due soggetti pur essendo fatti con la stessa materia
e simili fra loro in tutte le sue parti materiali, hanno un diverso modo di
valorizzare ed apprezzare il proprio essere e la propria vita, il pensiero si
diversifica in base
a ciò che sono loro come esseri e
in base a ciò che loro fanno, perciò fare un raffronto non ha senso, mentre per
uno la vita può avere un grande valore in caso di morte perderebbe tutto il suo
avere, il suo piacere di vivere e la sua creatività costruttiva, per l’altro
avendo molto poco da perdere il valore della propria vita si ridimensiona di
molto, fino al punto di considerare al morte quasi come una liberazione, poiché
la sua esistenza è priva di piaceri, per cui è anche più facile influenzare la
sua mente convincendolo che con la morte ritrova tutto quello che a lui manca e
tutto ciò che desidera perciò dai raffronti dei valori non possiamo raffrontare
coloro i quali hanno poche cose da amare e da godere in quanto falserebbero la
nostra ricerca, ma è anche vero che pure nel mondo così detto “emancipato” le
persone si differenziano molto dal suo avere e dal suo essere comunque hanno
quasi tutti in comune una vita attiva, e nel suo intimo tutti hanno dei valori
senza distinzione.
Perciò partiamo dal nostro mondo,
da quello più evoluto e più aperto mentalmente del quale noi ne facciamo parte
e ci confrontiamo tutti i giorni, la cui totalità delle persone tiene una fede
sia di religione sia di ideologie, ci sono soggetti che adorano solo col
pensiero e chi invece lo fa con superficialità, e altri soggetti che vivono
adorando il proprio Dio con azioni anche materiali i quali non possono vivere
senza che ogni giorno dedichino se stessi all’adorazione completa coinvolgendo
mente e corpo alla loro fede, per costoro credo che il valore e lo scopo della
propria vita sia talmente forte da superare ogni immaginazione, altri si fanno
coinvolgere dal lavoro e si appassionano al suo fare per l’arricchimento di
mezzi e di prestigi tralasciando tutto ciò che posseggono dedicando la propria
vita alla creatività, poi abbiamo coloro che dedicano se stessi all’amore,
all’amore per i figli come pure per il prossimo, costoro vivono solo per
comunicare il loro affetto anche senza compensazione ma solo per il piacere di
donare se stessi e le proprie capacità umane al solo scopo di fare del bene a
chi ne ha bisogno. Ci sono altri che vivono solo con lo scopo di gareggiare,
gareggiano con la natura sfidando i pericoli più imprevedibili senza nessun
interesse economico né di onorificenza, oppure gareggiano fra loro rischiando
la morte per soldi e onore personale, entrambi sono ben consapevoli del
pericolo che stanno correndo, se pure amino vivere, l’attrazione di gareggiare
e riuscire è di lunga superiore alla realtà della loro vita.
Se il valore più grande è la
nostra creatività, è la nostra vita che dovremo tutelare e considerare al di
sopra di tutto tralasciando le passioni e i desideri che mettono a rischio la
nostra vita stessa senza la quale tutto intorno a noi spegne ritornando nel
buio più totale da dove siamo venuti perdendo tutti i nostri averi e il nostro
essere nel quale nessuno vuole più ritornare se.
Per tutti costoro il essere è
determinato dal pensiero di credere in se stessi e in quello che stanno
facendo, tutto il resto non ha valore se non in minima parte. Perciò dare un
valore alla vita in linea generale è assai difficile in quanto per certe
persone neppure la morte fa loro più spavento, anzi avvolte pare che ci
giochino pure come se fossero dei ragazzini senza coscienza ignorando ogni
pericolo. Ma perché si verifica tutto questo negli esseri umani e non si
verifica negli animali, a dire il vero gli animali mettono tutti in prima
istanza la loro vita e la sua difesa, tutto ciò che fanno è concentrato alla
loro sopravvivenza, solo in alcune occasioni incombono in qualche pericolo, il
quale si verifica solo per alimentarsi, cioè al solo scopo di prolungare la
loro esistenza, questo ci dimostra che l’animale pur essendo molto inferiore
agli uomini come soggetto vivo dà il suo valore principale alla vita del
proprio essere, come pure le piante essendo esseri viventi cercano lo spazio
della luce per crescere e irrobustirsi allo scopo di garantirsi la presenza
sulla terra e poter godere di quello che la natura ha donato loro, io credo che
abbiamo molto da imparare riguardo alla vita e al valore del nostro essere.
Se noi calcoliamo che viviamo
sommersi ogni giorno da leggi che ci obbligano a comportarci in un certo modo a
difesa della nostra incolumità e che non sempre le rispettiamo mettendo a
rischio la nostra incolumità stessa senza una ragione specifica, che esistono
un’infinità di persone che vivono al solo scopo di difendere la vita degli
uomini da ogni male per prolungare la sua esistenza con minor danno possibile,
la scienza umana spende cifre incalcolabili per tale scopo, eppure ci sono
esseri umani che non tengono nessun conto di tutto questo come se ciò non
riguardasse la loro esistenza, ma per costoro l’attrazione in determinati
momenti è superiore a tutto sottovalutando la vita di loro stessi. Se non
avessimo le leggi e vivessimo liberi senza regole nessuno si potrebbe
immaginare come sarebbe la nostra vita ne con quale certezza vivremo, visto che
in alcuni paesi meno evoluti e con poche regole il valore della vita vale molto
poco e la morte o l’uccisione è cosa quasi normale. Io mi chiedo cos’è la causa
di tutto questo, per quale ragione l’animale pur vivendo al solo scopo di
esistere tutela il proprio essere molto più di noi umani, se pur costui non
goda dei piaceri della vita che può godersi l’umano, ne si può costruire un suo
benessere se non solo in minima parte, eppure il suo istinto è tutto
concentrato alla difesa di se stesso, cosa che noi facciamo quasi ogni giorno
l’opposto pur essendo molto più intelligenti.
Se pure in alcune circostanze
dimostri più intelligenza di noi umani la sua conformazione non gli consentirà
mai di avere la creatività di trasformazione dell’essere, dire che noi dovremo
imparare a vivere dagli animali può sembrare paradossale se pure abbiamo tutti
qualcosa da imparare, eppure nella vita dell’uomo si verificano certi
comportamenti al di sopra di ogni considerazione che nessuno sa dare una
spiegazione credibile.
A mio giudizio al di sopra di
tutto c’è il pensiero, l’umano pensa molto più dell’animale e come tale il
pensiero è quello che movimenta la propria vita, ma il pensiero dovrebbe come
spesso lo è essere a difesa della vita, perché non sempre è così? Forse noi non
diamo la giusta considerazione al pensiero o come tale non ci rendiamo conto
che solo da lui dipende il nostro essere nel bene e nel male, forse dovremo
pensare di più e con più determinazione valorizzando il nostro comportamento
prima della mente e poi nel nostro fare, se mettiamo il pensiero al di sopra di
tutto vivremmo con più equilibrio e più sicurezza per noi e per il prossimo,
per questa ragione a mio giudizio il pensiero è per tutti noi umani e non il
valore più grande che possediamo al di sopra di ogni bene e di ogni fede in
quanto se pur grande sia la fede per un credente, è pur vero che anche la fede
è frutto del pensiero medesimo, e come tale dobbiamo imparare a valorizzarlo e
ad apprezzarlo finché si possa migliorare e sviluppare per il bene di tutti noi
e del nostro essere senza distinzione né di razze umane né di qualità della
persona stessa, la virtù del pensiero è grande molto più di quanto sembra, per
capire questo è sufficiente confrontare l’uomo all’animale il quale ha un
pensiero molto meno sviluppato di noi umani, perciò valorizziamo sempre più
questa nostra ricchezza poiché non ha alcun costo aggiuntivo come avvolte ci
può sembrare, amare il nostro pensiero vuol dire amare se stessi e la propria
esistenza, la ricchezza e il patrimonio lo possiamo godere solo se nel nostro
pensiero si sviluppa quella consapevolezza di valutare il nostro essere in
conformità a ciò che noi siamo e ciò che abbiamo, solo valorizzando questa
realtà con obbiettività si può sfruttare i nostri averi nel modo migliore
beneficiando così della nostra ricchezza sia dal lato materiale sia dal lato mentale.
La vita è la gioia dell’essere.
Il pensiero è il frutto della
vita.
La vita la viviamo bene e la
godiamo con piacere solo se il nostro pensiero ci consente di farlo, se il
pensiero ci è avverso non esiste alcun bene, ne ricchezza che possa dare all’uomo
la felicità e la gioia di vivere, per questa ragione credo che noi dovremo
selezionare i nostri pensieri trovando la forza di emarginare quelli che sono
più a rischio per la nostra incolumità che noi tutti conosciamo ma che molto
spesso ignoriamo di riconoscere il valore della vita non viene dato sempre dal
possedere ma dal creare, dal costruire, la vita dell’uomo è ricca se la mente
pensa in positivo, se i suoi pensieri si realizzano in positivo, solo allora
l’uomo gode di se stesso, del suo fare e del suo pensare è la vita attiva e
creativa che crea in tutti noi il vero scopo di vivere cancellando il tempo che
passa facendoci apparire la nostra esistenza ancora più lunga di quello che è
come se noi vivessimo in eterno vivendo ogni giorno diverso l’uno dall’altro
diversificando il pensiero e il modo di fare finché il diversificare
arricchisca sempre più la nostra persona cancellando la stanchezza e la noia
portandoci la giovinezza nel fisico e nello spirito tenendo lontano dalla mente
quei pensieri avversi alla realtà della nostra vita stessa aiutandoci a vivere
nella realtà senza sforzo e senza sofferenza.
Nessun commento:
Posta un commento