sabato 31 gennaio 2015

Ci sono o ci fanno2 (seguito)

                                                                                                                             
                                   
                                           N° 2

                                           Ci Sono o ci fanno (seguito).


Con quello che sto dicendo faccio  il  proseguimento  a quanto detto in precedenza, e cioè    ci sono o ci fanno? Adesso dopo quanto si è verificato sono ancora più convinto che  siano veramente non fingono di essere come qualcuno ancora crede. Perché dico questo? In Italia dopo il fiasco     del professor Monti avevamo un governo formato  dalla sinistra e dalla destra come l’attuale, non è che facesse molto, tirava a campare, così si dice in ambienti statali, lascia che tutto rimanga così com’è  non preoccuparti troppo dei problemi, vivi e lascia vivere. Così in piena crisi con tanti problemi che avevamo e che abbiamo pure oggi i governanti cercavano di amministrare  senza tante preoccupazioni mentre ogni giorno  le fabbriche chiudevano aumentando la disoccupazione, chi per carenza di ordini, chi per mancanza di finanziamenti e chi per fallimento i  furbetti dopo aver messo in sicurezza i loro beni dichiarano fallimento concordando al 10-20%, in Italia si può fare anche questo, cioè fallire per guadagnare soldi, così facendo  l'Italia era amministrata da un governicchio.
   Un giorno il  presidente del consiglio al suo rientro da una visita nel Medio Oriente tiene una conferenza stampa dicendo agli  italiani, gli arabi hanno fiducia in noi non deludiamoli perché  sono intenzionati a investire in Italia, questo è l'inizio  disse, mostrando un assegno di 600 milioni di euro ricevuto  da uno stato arabo, si dice che sia il più ricco del mondo, badate bene si parlava di 600 milioni non di 600 miliardi che sarebbe stato più giusto, non solo per chi li riceve ma anche per colui  che gli da, dare una cifra così irrisoria ad un paese in difficoltà economiche  è umiliante. Il nostro presidente del consiglio era così entusiasta dall’offerta che presentò  il fatto pure in Parlamento per prendersi gli applausi dei suoi compagni di partito, aveva una espressione come quella  di un bambino quando la mamma gli compra la Nutella.
Questo doveva essere il salvatore dell’Italia colui che risolveva i  nostri problemi, facendoci uscire  dalla crisi  e riportare il paese  a produrre.
Visto che i problemi non si dissolvevano anzi la disoccupazione aumentava e il malcontento pure fu presso una decisione molto strana non so chi sia stato ad avere un potere così decisionale in un paese democratico come il nostro. Una mattina si presenta dal presidente del consiglio il segretario del suo stesso partito dicendogli: amico domani mattina verrò io a governare l'Italia per ciò tuo oggi stesso devi dare le dimissioni, è uno strano modo di fare politica in un paese democratico, questo nuovo presidente è un ragazzotto di provincia che è stato eletto con 1 milione di voti dai militanti del suo partito, perciò gli mancavano tutti i requisiti per fare il presidente del consiglio, ma poiché siamo in Italia tutto è ammesso, e sapete perché? Sono anni che andiamo a votare con una legge fatta dai nostri politici e professori costituzionalisti, se pur non piace a nessuno di loro, non essendo capaci di  farne una migliore sono costretti ad accettarla.
Un giorno il consiglio superiore della corte costituzionale dopo averla resa operativa anni addietro ha deciso di esaminarla e si sono accorti che la legge è incostituzionale, sapete cosa significa? I parlamentari  essendo  stati eletti con una legge non conforme alla costituzione sarebbero da mandargli tutti a casa compreso i professori costituzionalisti, ma poiché accettiamo un presidente del consiglio incaricato non si sa da chi, né perché sia stato scelto,  nel nome della democrazia costituzionale si legalizza l’intero parlamento compreso coloro che  ritennero la legge a norma costituzionale, questo si può verificare solo in Italia.
Quello che appare ancora più grave, sono le parole di alcuni magistrati milanesi i quali dopo aver condannato Berlusconi, forse anche giustamente, hanno detto: se Berlusconi continua a parlare male di noi magistrati gli daremo una pena più severa. Così non si capisce se Berlusconi è stato condannato per il reato fatto oppure perché ha parlato male di loro. Questo non è tutto, il nuovo presidente del consiglio ha detto in televisione mi hanno detto di non parlare, io parlerò egualmente altrimenti andrei contro me stesso ed ha criticato la magistratura per la loro arroganza avuta nei confronti del suo governo, il quale riformando l’apparato statale ha messo un limite di 240 mila euro l’anno a tutti i dirigenti dello stato,  alcuni magistrati o giudici  percepiscano importi  superiori alla cifra stabilita, si sono permessi di dare  un avvertimento al governo dicendogli di non modificare i loro  stipendi  come ha fatto in altri settori dello stato. Chi avrà suggerito al presidente de consiglio a non parlare della magistratura? Di certo non sua  madre, e neppure sua moglie. Questo si verifica nel nostro paese dove c'è una costituzione perfetta così dicono loro, e una giustizia apolitica, tant’è  per essere ancora più difesi si sono creati un movimento politico chiamato magistratura  democratica. La parola democrazia è sulla bocca di tutti anche il mio gatto quando gli chiedo perché fa la pipì fuori della  lattiera mi fa miao forse vorrà dire siamo in democrazia. Un movimento in qualsiasi modo lo si chiami è sempre un movimento politico se si capisce il significato della parola politica. Ammesso che magistratura democratica sia un movimento al servizio della legge, perché gli scritti sono di sinistra? Se sono saggi e giusti quando uno sbaglia perché tutto il movimento lo difende? In Italia a mio giudizio abbiamo inventato una nuova filosofia politica. La dittatura democratica, essi decidono su tutto alla luce del sole senza curarsi di nessuno.
Chi sa se questo ragazzotto di provincia sarà capace a sconfiggere la dittatura democratica, a dire il vero idee ne a molte.
Fatta questa piccola analisi mi chiedo chi difende la democrazia in Italia? Una volta avevamo la stampa che in qualche modo attaccava duramente le ingiustizie politiche, ci sono ancora quelle forze? Se ci siete battete un colpo.
Analizzando questo pensiero si capisce che nel mondo politico c’è poca cultura, e nella magistratura ancora di meno, a mio giudizio non fanno finta di non capire, ma non capiscano  proprio niente questa è la disgrazia di noi italiani. La prossima volta si affronterà il tema economico, quella è una favola ancora più bella, che ci confermerà ancora una volta che i nostri politici non fingano ma lo sono sul serio.

                                                                            U n saluto dal Pensatore.
                                                                          

                                                                             Mazzuoli Graziano              

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