IL MONDO
DEI POPOLI
Perché il mondo dei popoli? L’emigrazione
di masse umane che ogni giorno si trasferiscano in paesi diversi dal quale sono
nati creando uno squilibrio economico e politico di proporzione incalcolabili per le generazioni future. Questo
non vuole essere ne una condanna e
neppure una accusa verso qualcuno, il mio è soltanto un pensiero che fino a
pochi giorni addietro ero di tutt’altro parere, gli avvenimenti di questi
giorni mi anno fatto riflettere pensando al perché nel mondo detto emancipato si verificano questi avvenimenti
così atroci senza che nessuno possa
intervenire per evitare il ripetersi come se il problema non ci riguardasse. Questo ci riguarda , eccome se ci riguarda, sarà il
problema più impegnativo del nostro futuro.
Noi pensiamo che sia un problema di
loro, ma non è così essi preferiscano morire da persone anziché vivere come
animali.
il loro valore da vivi equivale a
quello da morti, lo dicono i fatti che danno a dimostrare con quali mezzi
affrontano il viaggio per spostarsi da un paese a l’altro e pagano pure, portandosi dietro
i loro figli piccoli, consapevoli viste le loro imbarcazioni di morire
affogati come molte volte accade. Siamo noi che una volta arrivati dobbiamo dargli
posto nel nostro mondo costringendoci a ristringerci sempre più, fino a che
punto lo possiamo fare? questa è una domanda alla quale sarà difficile poter
dare una risposta.
Una volta inseriti nella nostra società
essi hanno tutti i diritti di beneficiare di quello che beneficiamo noi. La natura
ci ha creato tutti alla stessa maniera e con lo stesso sistema, dov’è la
differenza? Soltanto il linguaggio ci differenzia demarcando fra noi due diverse
razze, è così che si dice, noi siamo un’altra razza e come tale non abbiamo
niente da condividere. Ma non è così, essi sono giudicati emigranti, e se non
hanno il permesso per trattenersi si
trasformano in clandestini, in pratica non possano girare il mondo come
vorrebbero. Questa è la ragione perché sono chiamati emigranti Chi ha predisposto le frontiere nel mondo aveva il diritto di
farlo? Chi ha stabilito che ogni persona
deve vivere dove nasce? A questi due semplici interrogativi dobbiamo dare una
risposta perché è giusto che ogni essere umano ha il diritto di sapere il
perché è obbligato a vivere nel paese dove sua madre lo a portato nel mondo dei
vivi a conoscere la luce del sole. Noi
gli definiamo emigranti per il fatto che il mondo è stato diviso in tante
frazioni con il divieto di accedere da persone diverse da coloro che ci abitano
già, come se fosse una casa, ma non è così la casa l’hai costruita tu stesso
perciò è giusto che decida tu chi deve abitare.
Il mondo non è stato costruito da
nessuno l’uomo si è solo appropriato di quello che credeva
fosse utile a se stesso formando un popolo con le rispettive regole tracciando
giorno dopo giorno una propria storia.
Se noi osserviamo la nostra
storia ci accorgiamo che non è mai stato fatto niente perché questo squilibrio
così enorme fra popoli si potesse accentuare. Gli abbiamo coinvolti con delle
guerre assurde che neppure noi sappiamo dire la ragione per cui sono state
fatte peggiorando la loro situazione economica e causando migliaia di morti.
Questo è il mondo di oggi, in cui il potere è nelle mani di poche persone, i
diritti non sono per tutti uguali, la libertà viene recepita in maniera
statalista non in maniera popolare. La democrazia che viene sbandierata nelle
piazze di tutto il mondo è solo un’immagine di facciata per onorare il potere
di coloro che governano il popolo.
I popoli dei paesi più emancipati sono
considerati popoli liberi e democratici, la realtà non è così ogni paese ha il
suo modo di recepire la libertà e la democrazia in maniera diversa.
Questa è storia reale di oggi,
dove ogni paese spende miliardi di soldi per mantenere in vita il proprio
esercito rinnovandolo con mezzi sempre più efficienti per fare le guerre nei
paesi privi di ogni valore umano e civile, tralasciando l’impegno di aiutare
quei popoli che anno necessità di tutto compreso l’istruzione, la salute e
l’alimentazione. Quando questi popoli
rischiano di morire per venire a vivere nei paesi più emancipati, cioè morire
per vivere l’uomo ha perso tutto, la dignità il diritto alla vita e il valore
di se stesso. La storia riporta l’uomo all’età della pietra, l’epoca in cui la
vita veniva vissuta giorno per giorno senza nessuna certezza ne prospettive per
il futuro.
Tutto questo è frutto della
nostra cultura che tutti i paesi emancipati la difendono esaltandosi uno più
dell’altro. In pratica non abbiamo niente in mano, solo parole, parole e solo
parole,questa è la realtà, lo dimostra
la situazione che stiamo vivendo noi possiamo costruire le cose più utili
possibili se non hai chi le acquista non abbiamo costruito niente. Chi acquista
i nostri prodotti sono i popoli sottosviluppati i quali adesso non consumano
più come un tempo i prodotti di altri paesi ma anno iniziato a costruirseli da
se, non solo gli vendono pure a noi, i sapienti ancora non anno capito, lo capiranno col tempo a venire.
Mi auguro che un giorno non tocchi a noi
ad andare per il mondo a fare i
mendicanti
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