sabato 31 gennaio 2015

Il mondo dei popoli.

                                              

                                                           IL  MONDO  DEI POPOLI



Perché il mondo dei popoli? L’emigrazione di masse umane che ogni giorno si trasferiscano in paesi diversi dal quale sono nati creando uno squilibrio economico e politico di proporzione  incalcolabili per le generazioni future. Questo non vuole essere ne una condanna  e neppure una accusa verso qualcuno, il mio è soltanto un pensiero che fino a pochi giorni addietro ero di tutt’altro parere, gli avvenimenti di questi giorni mi anno fatto riflettere pensando al perché nel mondo  detto emancipato si verificano questi avvenimenti  così atroci senza che nessuno possa intervenire per evitare il ripetersi come se il problema non  ci riguardasse. Questo  ci riguarda , eccome se ci riguarda, sarà il problema più impegnativo del nostro futuro.  Noi pensiamo che sia un problema  di loro, ma non è così essi preferiscano morire da persone anziché vivere come animali.
il loro valore da vivi equivale a quello da morti, lo dicono i fatti che danno a dimostrare con quali mezzi affrontano il viaggio per spostarsi da un paese a l’altro e pagano pure,  portandosi  dietro  i loro figli piccoli, consapevoli viste le loro imbarcazioni di morire affogati come molte volte accade. Siamo noi che una volta arrivati dobbiamo dargli posto nel nostro mondo costringendoci a ristringerci sempre più, fino a che punto lo possiamo fare? questa è una domanda alla quale sarà difficile poter dare una risposta.
Una volta inseriti nella nostra società essi hanno tutti i diritti di beneficiare di quello che beneficiamo noi.    La natura  ci ha creato tutti alla stessa maniera e con lo stesso sistema, dov’è la differenza? Soltanto il linguaggio ci differenzia demarcando fra noi due diverse razze, è così che si dice, noi siamo un’altra razza e come tale non abbiamo niente da condividere. Ma non è così, essi sono giudicati emigranti, e se non hanno il permesso per trattenersi  si trasformano in clandestini, in pratica non possano girare il mondo come vorrebbero. Questa è la ragione perché sono chiamati emigranti  Chi ha predisposto  le frontiere nel mondo aveva il diritto di farlo? Chi ha stabilito  che ogni persona deve vivere dove nasce? A questi due semplici interrogativi dobbiamo dare una risposta perché è giusto che ogni essere umano ha il diritto di sapere il perché è obbligato a vivere nel paese dove sua madre lo a portato nel mondo dei vivi a conoscere la luce del sole.  Noi gli definiamo emigranti per il fatto che il mondo è stato diviso in tante frazioni con il divieto di accedere da persone diverse da coloro che ci abitano già, come se fosse una casa, ma non è così la casa l’hai costruita tu stesso perciò è giusto che decida tu chi deve  abitare.
Il mondo non è stato costruito da nessuno  l’uomo  si è solo appropriato di quello che credeva fosse utile a se stesso formando un popolo con le rispettive regole tracciando giorno dopo giorno una propria storia.
Se noi osserviamo la nostra storia ci accorgiamo che non è mai stato fatto niente perché questo squilibrio così enorme fra popoli si potesse accentuare. Gli abbiamo coinvolti con delle guerre assurde che neppure noi sappiamo dire la ragione per cui sono state fatte peggiorando la loro situazione economica e causando migliaia di morti. Questo è il mondo di oggi, in cui il potere è nelle mani di poche persone, i diritti non sono per tutti uguali, la libertà viene recepita in maniera statalista non in maniera popolare. La democrazia che viene sbandierata nelle piazze di tutto il mondo è solo un’immagine di facciata per onorare il potere di coloro che governano il popolo.
 I popoli dei paesi più emancipati sono considerati popoli liberi e democratici, la realtà non è così ogni paese ha il suo modo di recepire la libertà e la democrazia in maniera diversa.
Questa è storia reale di oggi, dove ogni paese spende miliardi di soldi per mantenere in vita il proprio esercito rinnovandolo con mezzi sempre più efficienti per fare le guerre nei paesi privi di ogni valore umano e civile, tralasciando l’impegno di aiutare quei popoli che anno necessità di tutto compreso l’istruzione, la salute e l’alimentazione.  Quando questi popoli rischiano di morire per venire a vivere nei paesi più emancipati, cioè morire per vivere l’uomo ha perso tutto, la dignità il diritto alla vita e il valore di se stesso. La storia riporta l’uomo all’età della pietra, l’epoca in cui la vita veniva vissuta giorno per giorno senza nessuna certezza ne prospettive per il futuro.
Tutto questo è frutto della nostra cultura che tutti i paesi emancipati la difendono esaltandosi uno più dell’altro. In pratica non abbiamo niente in mano, solo parole, parole e solo parole,questa è la realtà, lo   dimostra la situazione che stiamo vivendo noi possiamo costruire le cose più utili possibili se non hai chi le acquista non abbiamo costruito niente. Chi acquista i nostri prodotti sono i popoli sottosviluppati i quali adesso non consumano più come un tempo i prodotti di altri paesi ma anno iniziato a costruirseli da se, non solo gli vendono pure a noi, i sapienti ancora non  anno capito, lo capiranno col tempo a venire. Mi auguro che un giorno non tocchi a noi  ad andare per il mondo  a fare i mendicanti

            

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