sabato 31 gennaio 2015

Una morte ingiustificata.

Una morte ingiustificata
 
Quello che si sta verificando in Italia è mostruoso. Certi automobilisti dopo avere investito e ucciso un pedone sulle strisce si danno alla fuga. A fare questo non sono solo i drogati e  gli alcolizzati, sono anche persone così dette normali, perdere la vita attraversando una strada è inconcepibile   per un paese civile quale noi siamo.
Quando si verifica l’incidente l’automobilista preferisce scappare sperando di sfuggire alla giustizia, se viene rintracciato si giustifica dicendo che non si è accorto di niente.
Questo non è un paese democratico come ci fanno credere,  un paese dove esiste  la democrazia i cittadini tutti anno  lo stesso diritto di vivere.
Quando un pedone si trova ad attraversare una strada quale è la sua difesa nei confronti di un’auto che sta transitando? Quattro strisce bianche e dei cartelli segnaletici, quello è quanto un pedone  possiede a sua difesa, è pur vero che ci sono i cartelli che segnalano la velocità da tenere ma un cartello e quattro strisce bianche pensate che siano sufficienti a fermare una macchina? Chi guida con l’auto lo sa bene che viaggiando specie di notte a tutti è capitato di non  vedere  i cartelli e neppure le strisce,  Dunque cosa tiene a sua difesa il pedone? Niente meno di niente, solo il buon senso di colui che guida l’auto può salvarlo, ma visto che per varie circostanze non è sempre così si uccidono centinaia di cittadini senza prendere nessun provvedimento, come se ciò fosse un avvenimento di normale casualità, anzi no, adesso parlano di aumentare la pena in caso che si uccida un pedone sulle strisce, avete capito bene si aumenta la pena come se l’investitore fosse una persona che uccide per divertimento. Cosa interessa  a colui  che viene investito, se il suo investitore che  ha causato la sua morte dovrà scontare cinque o dieci anni di galera? La tragedia è già stata compiuta. Così facendo il danno si rende ancora più gravoso, non credo che si uccidano i pedoni per una semplice soddisfazione personale, a colui che capita un fatto del genere è sempre un dolore traumatico che si ripercuote per lungo tempo nella vita di una persona. Dovremmo fare un ragionamento di prevenzione e   impedire all’automobilista di correre in prossimità delle strisce pedonali, per permettere al pedone di attraversare la strada mettendola in sicurezza, come? E’ semplice costruire dei dossi larghi tre metri con sopra le strisce pedonali segnalate in modo che siano ben visibili anche da lontano. A quel punto l’automobilista è costretto a rallentare, agevolando la necessità di fermarsi in caso di necessità. Solo  così si può dire che anche il cittadino pedone ha una certa protezione. Così facendo si salverebbero molte vite umane  evitando di mettere in carcere delle persone con accuse mostruose.
Questi lavori gli dovrebbero fare i comuni conoscendo il loro territorio meglio di ogni altro, non si dica che non ci sono soldi, a fare un rialzo di dieci centimetri di bitume catramoso sarebbe assurdo,  pensiamo a quanti soldi risparmierebbe lo stato se potessimo evitare tutti questi incidenti. Cosa serve per capire certe cose? Un Professore della Bocconi? Oppure  un Generale dei Carabinieri? O un Ingegnere del genio civile, non nomino un ministro perché lui poverino non capisce certi problemi
Cari signori noi siamo nell’età della pietra, e per giunta abbiamo dei politici che sanno solo parlare.  Anche per questa ragione sono costretto ha mantenere la mia teoria.
Non fanno finta, ma lo sono purtroppo, questo è il vero problema grave di noi italiani.



                                                                                                    Mazzuoli Graziano

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